Fondazione Arena, Soso in Consiglio di indirizzo. Prima riunione dell’organismo rinnovato Proposto dal Comune e nominato dal Ministero. Per Cattolica c’è l’ad Marconcini. Situazione di parità per il Comune. Ora la scelta

La partita a scacchi per la Fondazione Arena registra un’altra mossa importante sulla scacchiera tra Roma e Verona. Dal ministero dei Beni culturali guidato da Sangiuliano è arrivata la nomina, su proposta del sindaco Damiano Tommasi, del settimo rappresentante in seno al nuovo Consiglio di indirizzo, Stefano Soso, già in Fondazione Arena, ora responsabile delle risorse umane e Recruiting Coordinator alla Balich Wonder Studio, holding che riunisce aziende specializzate nell’intrattenimento dal vivo e nella comunicazione. Ora per il Comune la situazione, che sembrava tutta in salita, comincia a farsi più semplice. Nel Consiglio di indirizzo nuovo, che si è riunito questo pomeriggio e che dovrà indicare a Roma il nuovo sovrintendente al posto di Cecilia Gasdia la cui proroga scadrà il 4 marzo, siedono Giuseppe Riello per la Camera di commercio, Serena Cubico per il ministero, Federico Pupo per la Regione (tutti e tre di centrodestra), Samuele Marconcini ad di Cattolica gruppo Generali (posizione ritenuta neutrale), Marilisa Allegrini e Federico Soso per il Comune di Verona insieme con il sindaco Damiano Tommasi che è presidente dell’ente. In caso di parità, il voto del presidente vale doppio. Il Consiglio di indirizzo intanto come prima tappa ha preso in considerazione la proposta del sindaco Tommasi di procedere con la manifestazione di interesse per vedere quanti e quali candidati intendono presentarsi per reggere la sovrintendenza della Fondazione Arena e con quale progetto pluriennale. I nomi che circolano sono sempre quelli, da Maurizio Roi che era stato al Carlo Felice di Genova a Colabianchi di Cagliari. Ma le novità potrebbero arrivare da eventuali candidati veronesi, da Marco Vinco allo stesso Stefano Trespidi fino al maestro Alberto Martini dei Virtuosi italiani e responsabile della programmazione del Teatro Ristori. Senza tralasciare ancora l’ipotesi di un rinnovo della Gasdia. In ogni caso, la nomina di Soso da parte del ministero è stata interpretata a Palazzo Barbieri come un gesto di distensione con Verona, per cui potrebbe anche non esserci uno scontro frontale, caso in cui Cattolica potrebbe astenersi. La svolta insomma potrebbe essere vicina, sempre che si trovi un accordo complessivo che comprenda anche Arenaextra per i concerti pop e rock sulla cui gestione il Comune vorrebbe avere voce in capitolo con un organismo regolatore o di vigilanza.