Fucina Macchiavelli, al via la stagione Il tema di quest’anno è Pari e Dis*pari, titolo che prende ispirazione da un gioco

Pari e Dis*pari è il tema della stagione 23.24 di Fucina Culturale Machiavelli. Un titolo che ancora una volta prende ispirazione da un gioco, un gioco a cui tutta la società gioca, che potremmo chiamare anche Pari e Impari. Il filo rosso? La necessità dell’empatia, quel “e se fossi io” che sta alla base del teatro, gioco e meccanismo che guida scelte personali che sono scelte politiche. Proprio per questo, Fucina si apre all’internazionalità: un autore iraniano, una compagnia europea, un compositore argentino saranno solo alcuni tra i protagonisti di una stagione che vuole ribaltare il punto di vista, ampliando il nostro sguardo dalla nostra realtà locale ad una prospettiva globale.
Storie che hanno come protagonisti strani personaggi, musicisti, soldati folli, coppie minute, inquisitori e cinici lettori del presente, nostalgici dell’antichità, bambini di strada dell’altra parte del mondo e della periferia italiana, giornalisti uccisi, attivisti sospesi, giovani sognatori, cavalieri erranti. Ancora una volta Fucina torna al suo pubblico rinnovata e ricca di proposte, con una stagione di teatro contemporaneo, una rassegna di musica classica e non solo con protagonisti Fucina Harmonica e Quartetto Maffei e una rassegna dedicata alle famiglie, la Fucina dei Piccoli, con la codirezione artistica della compagnia Bam!Bam! Teatro.
Il cartellone di Fucina si arricchisce inoltre di collaborazioni prestigiose, quella con l’ordine dei giornalisti e la testata Heraldo, il cui Festival del Giornalismo sarà ospite in Fucina all’inizio di marzo, e quella rinnovata con Mondovisioni, la rassegna di documentari di Internazionale, ed un nuovo ciclo di talk d’autore con ospiti d’eccezione del panorama culturale nazionale, la Biblioteca Umana.
La stagione di Musica
Grande novità della stagione di musica 23.24 è la nuova “Camera Acustica”, un contenitore scenico di un legno apposito con la funzione di massimizzare ed ottimizzare il suono prodotto al suo interno, progettato da un ingegnere acustico e costruito appositamente per il palco di Fucina e i suoi concerti.
La programmazione alterna proposte della giovane Fucina Harmonica, un ensemble di professionisti under35, che ha fatto della commistione tra generi la sua cifra stilistica, a quelle dello storico Quartetto Maffei con la rassegna Un’ora di musica, giunta quest’anno alla XIX edizione.
Nella prima parte dell’anno, Fucina Harmonica propone il Festival delle Contaminazioni, con tre appuntamenti che giocano a mescolare musica colta e altri generi, tra cui folk e heavy metal, e che accosta compositori classici, contemporanei e musica popolare argentina. Si comincia, con inaugurazione della nuova camera acustica, il 21 ottobre alle 18.30 con Che il diavolo ti pizzichi, un’avventura musicale inseguendo il pizzico dell’ispirazione; poi il 18 novembre ci sarà The death and the Iron Maiden, un sorprendente dialogo tra Franz Schubert e gli Iron Maiden. Il festival si concluderà il 16 dicembre con la Misa Criolla di Ariel Ramirez: un connubio sublime tra musica sacra e folk argentino, in collaborazione con il Gruppo Vocale Bequadro.
La primavera sarà invece il momento di AperiMozart, un approfondimento sulla figura di Mozart in tre appuntamenti: Papà Leopold e i suoi giocattoli, Vita Disordinaria di Mozart e Amadè Superstar.
Per Un’ora di musica, la rassegna che vede la direzione artistica del Quartetto Maffei, l’appuntamento sarà la domenica mattina alle 11, con 8 proposte musicali. Si comincia il 29 ottobre con Moi, Marais: un racconto in musica della vita e delle composizioni per viola da gamba di Marin Marais, uno dei più grandi musicisti alla corte del Re Sole, a cura dell’attore Lorenzo Bassotto e del musicista Alberto Rasi.
La rassegna vedrà poi un alternarsi tra le esibizioni del Quartetto e l’ospitalità di artisti esterni di prestigio come il Duo Bogdanovic Vianello e i pianisti Maria Pia Carola, Fabiano Casanova e Bruno Volpato.