Gasparato contro Rossi e “l’amico” Zavarise Il fondatore di “Verona Domani” polemico con il neo leghista e il segretario provinciale

“Da che pulpito viene la predica…”. Matteo Gasparato, fondatore e presidente di Verona Domani interviene sulla querelle nata qualche giorno fa tra i banchi del Consiglio Comunale e le conseguenti polemiche che hanno interessato le forze politiche di maggioranza. Oggetto degli screzi tra Lega, Fdi e Verona Domani il mancato numero legale su una mozione sui quartieri presentata dalla Lega. “Fa sorridere sentire parlare il neo-leghista Rossi di coerenza, rispetto e lealtà – commenta Gasparato – Proprio lui che deve la sua presenza in Consiglio al nostro movimento e che neanche 1 anno fa criticava i partiti di maggioranza, rei di “rubare” e depredare esponenti da altre forze politiche, liste civiche in primis. Lo stesso Rossi che si dichiarava fiero di appartenere ed essere stato eletto tra le file di un movimento civico particolarmente vicino alla vita dei quartieri e delle circoscrizioni. Proprio Rossi che in più di un incontro pubblico davanti a centinaia di nostri sostenitori (e suoi elettori di Verona Domani) criticava i partiti tradizionali nazionali rinchiusi a suo dire solamente nei palazzi romani. Il neo-leghista che definiva “peones traditori” chi aveva deciso di abbandonare il nostro modello civico in cerca di lidi romani.. Consiglio quindi al vicepresidente del Consiglio di pensare a se stesso prima di parlare di lealtà e coerenza.” Il presidente di Verona Domani punta il dito anche su alcune dichiarazioni di Zavarise, che avrebbe accusato le altre forze politiche di essere poco vicine al territorio: “Ricordo all’amico segretario provinciale leghista, verso il quale vi è comunque sempre stata da parte nostra la massima stima e lealtà, che Verona Domani, oltre ad essere una delle compagini più rappresentate a livello numerico in tutte le Circoscrizioni, vanta un curriculum di tutto rispetto anche in Consiglio comunale: circa 280 emendamenti a proposte di delibera, 50 tra mozioni ed ordini del giorno presentate. Tra queste circa una decina proprio da Rossi, quando era un consigliere di Verona Domani. Sappia Zavarise che da quando quest’ultimo è passato in Lega non ne ha presentata più neanche 1. E questo fa riflettere”.