Giorno del ricordo, Legnago è presente Le relazioni dell’arch. Bugli, rivolte alle scuole, per raccontare questo spaccato di storia Numerose le scuole interessate: le Frattini, Don Bosco, G.B. Cavalcaselle, Cotta e Ricci

In occasione del Giorno del Ricordo, una solennità civile nazionale italiana, celebrata il
10 febbraio di ogni anno, istituita con Legge n.92 del 30 marzo 2004, il Comune di Legnago sta organizzando una serie d’iniziative per promuovere la ricerca e diffondere la conoscenza di questo spaccato storico emerso da meno di vent’anni.
La motivazione che ha portato ad istituire il Giorno del Ricordo, così come stabilito dalla legge n.92 del 30 marzo 2004, è quello di conservare e rinnovare “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”, come riportato all’art.1, comma 1 della sopra citata legge.
A tal proposito le iniziative promosse dall’Amministrazione comunale, per questa ricorrenza, sono le seguenti:
il giorno 10 febbraio, alle ore 10.00, in piazza San Martino, presso il Monumento ai Caduti e Martiri delle Guerre, vi sarà una celebrazione con la deposizione di una corona di fiori alla quale seguirà una breve allocuzione con cui sarà ricordata la tragedia degli italiani vittime delle foibe e degli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia.
La celebrazione rispetterà le limitazioni imposte dall’attuale emergenza sanitaria considerando quanto riportato nell’ultimo Dpcm.
L’evento potrà essere seguito in diretta streaming attraverso il profilo Facebook del Comune di Legnago (‘Città di Legnagohttps://www.facebook.com/comunedilegnago).
Questo permetterà la condivisione dell’evento con chi è impossibilitato a spostarsi da casa e naturalmente per ottemperare alle normative vigenti per il contenimento del contagio da Covid-19.
Sono state coinvolte alcune scuole secondarie di primo e secondo grado promuovendo unconvegno, in video-lezione, con l’Arch. Emanuele Bugli, consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e membro del Comitato 10 febbraio che da anni affronta queste tematiche.
Le video lezioni saranno le seguenti: domani, dalle ore 8.45 alle 9.45, saranno collegate le classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’istituto ‘P.D. Frattini’ contemporaneamente con la ‘Scuola Media Don Bosco’ di Porto. Successivamente, dalle ore 9.45 alle 10.45, le classi terze della scuola ‘G.B. Cavalcaselle’ di Porto.
– L’8 febbraio sarà la volta degli istituti superiori di secondo grado e precisamente del
‘Liceo Statale Giovanni Cotta’, dalle ore 8.40 alle 9.40, e dell’istituto ‘Silva Ricci’, dalle ore 11 alle 12, coinvolgendo le classi quinte.
La relazione, esposta dall’Arch. Bugli, sarà accompagnata da diapositive con carte geografiche ed immagini sulla storia del ‘confine orientale’ italiano a partire dagli antefatti che hanno condotto alle stragi delle foibe ed all’esodo giuliano-dalmata. Il percorso comincia dalle vicende risorgimentali e dagli opposti nazionalismi (italiano e slavo) nelle terre dell’Adriatico orientale facenti ancora parte dell’Impero austro-ungarico dopo la Terza guerra d’indipendenza, per proseguire con gli sconvolgimenti arrecati dalla Prima guerra mondiale, l’instaurarsi in Italia del regime fascista e lo scoppio della Seconda guerra mondiale. Si giunge quindi alle vicende della lotta partigiana jugoslava, delle prime stragi nelle foibe dopo l’8 settembre del ’43, all’occupazione tedesca ed alla seconda ondata di uccisioni di italiani a guerra finita (maggio-giugno 1945).