Gli archi protagonisti al Filarmonico Francesco Ommassini guida l’orchestra della Fondazione Arena. Solista Toby Spence

Al Teatro Filarmonico è una prima assoluta per il capolavoro di Britten, il ciclo di canzoni Les Illuminations ispirato ai versi di Rimbaud mentre in Europa stava per scoppiare la guerra: l’impervia parte solistica è affidata all’acclamato Toby Spence, tenore britannico specialista del repertorio, al suo debutto veronese. Francesco Ommassini guida l’Orchestra di archi della Fondazione Arena e ne esplora tutta la gamma espressiva anche nel poema sinfonico di Schőnberg, ampio affresco nato tra la fine della grande tradizione tardo-romantica wagneriana e l’alba delle avanguardie del ‘900.
Il 4° concerto sinfonico debutta venerdì 18 marzo alle 20.00 (turno A), con una durata di settanta minuti circa con intervallo, e si replica anche sabato 19 marzo alle 17.00 (turno B). Per legge, l’accesso agli spettacoli è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione o guarigione, “Green Pass rafforzato”. Inoltre è confermato l’obbligo di maschera Ffp2.
Diviso fra impegno politico pacifista e libera sperimentazione d’artista, l’inglese Benjamin Britten (1913-1976) scrisse Les Illuminations nel 1939, in mesi cruciali in cui lasciò la patria, prossima alla guerra, per gli Stati Uniti, meta idealizzata di maggiore libertà e serenità.
Anche la Verklärte Nacht, Notte trasfigurata, op. 4 che Schőnberg scrisse nel 1899 per sestetto d’archi, nasce da un’ispirazione poetica. La fortuna del brano giovanile fu tale da indurre Schőnberg a trascriverlo per archi.