Helga Plankensteiner arriva in Littorina. Giovedì 7 luglio a Salionze di Valeggio sul Mincio Classe 1968, dal talento sfaccettato e multistrumentista si presenta sul palco con i Revensch

Performer intensa, multistrumentista (sax baritono, clarinetto) e cantante, Helga Plankensteiner coniuga trasgressività sonora e disciplina tecnica: lo si potrà constatare alla Littorina del Mincio dove si esibirà giovedì 7 luglio (ore 21:30) all’interno della rassegna Musica in Littorina. Per questo concerto a Salionze di Valeggio sul Mincio (VR) si presenterà con i suoi Revensch: Paolo Trettel alla tromba, Hannes Mock al trombone, Glauco Benedetti alla tuba, Michael Lösch al pianoforte e Paolo Mappa alla batteria. L’ingresso è libero, con obbligo di prenotazione dei tavoli per la cena a menù. Musica in Littorina, organizzata da Garda South Cycling con il patrocinio del Comune di Valeggio sul Mincio, si impegna inoltre a sostenere la Mensa San Bernardino di Verona destinandole una parte del ricavato della rassegna. Helga Plankensteiner, altoatesina, classe 1968, dimostra un talento sfaccettato: sassofonista, cantante, band leader, compositrice. Diplomata in sassofono presso il Conservatorio di Innsbruck con Florian Bramböck, ha studiato canto jazz con Tiziana Ghiglioni e con Sheila Jordan. A dimostrazione della sua enorme caratura musicale, nel 2009 è stata chiamata da Carla Bley per fare parte della sua big band. Ha dato vita a numerose formazioni tutte assai peculiari, dal gruppo El Porcino Organic all’orchestra Sweet Alps, i Plankton, i Fifth Side, i Barionda.
Perfettamente rappresentativi dell’estro della Plankensteiner sono i Revensch, un sestetto con ben quattro fiati che spazia tra dixieland, klezmer e chanson degli anni Venti. Nelle loro scalette fanno capolino brani come Die Moritat von Mackie Messer di Brecht /Weill (più nota ai jazzofili col titolo inglese Mack the Knife), Smile di Charlie Chaplin, canzoni del repertorio di Marlene Dietrich. I Revensch giocano con disinvoltura con i generi musicali, tra divertimento e rigore espressivo. E dietro a un’apparenza di scherzosa leggerezza celano una profonda intensità e una grande cura per gli arrangiamenti.