Hellas, così sei in Europa! Se il campionato non riprendesse Pazzini e soci qualificati per quoziente-punti Intanto Malagò continua ad avere dubbi sulla ripresa: “Ci sono le condizioni?”

Lo sport ai tempi del Coronavirus. Il calcio italiano lavora per prevedere tutti gli scenari futuri, con l’obiettivo di completare la stagione interrotta dalla pandemia, quando sarà possibile. Tutto, ovviamente, subordinato allo sviluppo dell’emergenza. Qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale.

Malagò: “Entro lunedì protocollo per la ripresa. Al calcio già detto ciò che penso” – Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato ai microfoni di Rai Radio 2 realizzando il punto della situazione circa la ripresa delle attività sportive nel nostro Paese: “Io faccio un ragionamento che penso sia di buonsenso: c’è una progressione. C’è un inizio, ci auguriamo il 4 di maggio. Magari si farà un discorso diviso in aree geografiche, perché ci sono dei contesti più complessi. Ma anche questo è tutto da verificare. C’è una situazione che logicamente riguarda la parte delle attività per fare movimento, qualunque esso sia, sia a livello professionistico”.

VERONA IN EUROPA. Se il campionato non finisce, Milan o Hellas in Europa League? – In molti, nei giorni scorsi, lamentavano l’assenza di un piano B per il calcio, in caso di stop anticipato alla stagione in corso. E il piano B, nelle scorse ore, è venuto fuori dal meeting UEFA, o almeno alcuni dei suoi contorni che dovranno recepire le federazioni nazionali. In un modo o nell’altro, i vari campionati dovranno definire una classifica finale che permetta di stabilire quali squadre saranno qualificate alle prossime coppe europee. Com’è la situazione in Italia? Ad oggi piuttosto definitiva, se si esclude il duello Hellas Verona-Milan per l’ultimo posto disponibile in Europe League.
Merito sportivo alla base – La Serie A studia eventuali parametri decisionali, ma per la Gazzetta dello Sport tutto lascia pensare che sarà utilizzato il ‘merito sportivo’ per definire la graduatoria, lasciando da parte eventuali rankin UEFA storici o titoli nobiliari. La decisione finale spetterà al Consiglio Federale, con la Lega pronta a fare proposte in merito. E ad oggi ci sono in ballo due diversi criteri decisionali (con due esiti finali diversi, uno che qualificherebbe il Verona, l’altro il Milan):
– Quoziente punti/partite: divide i punti fatti per le gare giocate.
Così la classifica finale sarebbe: Juventus (2,42 punti di media, Champions League), Lazio (2,38, Champions League), Inter (2,08, Champions League), Atalanta (1,92, Champions League), Roma (1,73, Europa League), Napoli (1,5, Europa League) e Hellas Verona (1,40, Europa League). Il club scaligero, attualmente dietro al Milan di un punto, ha una gara in meno e ricavando il quoziente punti fatti/partite giocate finirebbe sopra proprio ai rossoneri (media 1,38). Il Milan, per lo stesso principio, sarebbe superato anche dal Parma ma anche in questo caso il Verona avrebbe la meglio.