Hellas, macchina da guerra Riagganciato il treno salvezza, ora sotto con la Roma

Il Verona ha tutte le sembianze di una macchina da guerra. Contro la Salernitana, in un match dal valore molto alto per la classifica in chiave salvezza, la truppa gialloblù di Marzo Zaffaroni ha centrato il terzo successo casalingo su quattro ed è tornata a pieno titolo in corsa per la salvezza. Ora, infatti, i punti che separano l’Hellas dallo Spezia e dalla stessa Salernitana sono rispettivamente due e quattro. Una cosa impensabile solo guardando a come era la situazione pochi mesi fa. Una vera sorpresa, quindi, decisamente molto piacevole e altrettanto stimolante. PREGI E DIFETTI Contro la formazione campana, condotta sempre con frizzante verve da Davide Nicola, i gialloblù hanno opposto una prestazione ancora una volta di elevata qualità e sostanza, uno standing che cresce di volta in volta, a conferma di un processo di miglioramento costante e continuo. La chiave della partita – come ha sottolineato lo stesso tecnico scaligero Marco Zaffaroni in conferenza stampa a fine gara – sono stati i duelli individuali che hanno visto i gialloblù uscirne praticamente sempre vincitori, con una costanza quasi disarmante. Il valore aggiunto – aggiungiamo noi – è ancora la grande capacità della formazione gialloblù di interpretare al meglio il canovaccio della partita. Davanti a una Salernitana che ha mostrato un iniziale possesso palla, del tutto sterile e di poca efficacia, il Verona, dopo un iniziale momento di studio, ha risposto con rapide ripartenze e ficcanti verticalizzazioni, dove gli interpreti principali sono stati Doig, Tamèze e Lazovic in fase di impostazione e Ngonge quale finalizzatore. Un plauso particolare spetta, invece, a Montipò, troppe volte poco considerato e diventato, invece, colonna portante di questa squadra che sta tentando un’incredibile risalita dalle sabbie mobili. Per la seconda volta Zaffaroni ha dovuto fare a meno di Djuric, puntando questa volta sull’argentino Gaich. Senza l’ariete bosniaco è andata meno peggio di quello che ci si aspettava. L’ex Benevento ha fatto inizialmente fatica a carburare e a trovare le giuste misure ma poi un passo alla volta è riuscito a entrare nella partita portando il suo concreto appoggio Senza dubbio, da qui in avanti la sua presenza sarà utile alla causa. Nella fase finale del match, complice anche le molte energie spese, la squadra ha concesso metri alla Salernitana che ha guadagnato campo senza peraltro provocare grandi sconquassamenti, occasione di Piatek a parte. In questi casi, probabilmente, serve avere un pizzico in più di personalità nella gestione della gara, per non compromettere quanto di buono fatto. Ora, però, arriva la parte difficile. Il Verona ha praticamente riagganciato il treno salvezza. La rincorsa, però, non è finita. Anzi, comincia proprio adesso. Da qui in poi, ancora di più prima, sarà assolutamente sconsigliato compiere pericolosi passi falsi. Enrico Brigi