I Medici, quando il potere si espande La serie televisiva della Rai sottolinea che l’influenza economica diventa anche politica

Il grande successo della serie televisiva I Medici, di produzione anglo-italiana e trasmessa nel nostro Paese dalla Rai, ha significato un rinnovamento dell’attenzione verso un momento importante del periodo rinascimentale, e la conoscenza di personaggi storici sotto la veste romanzata che, inevitabilmente, ogni prodotto di spettacolo implica. Con I Medici si è assistito al riproporsi di un fenomeno già noto, fomentato anche da videogiochi a carattere storico: un interesse verso l’Italia che, però, non ha i caratteri di visione storico-culturale che siamo abituati a immaginare nel momento in cui noi stessi osserviamo alla storia, all’arte, alla letteratura del nostro Paese.
Nelle librerie – anche nelle librerie fiorentine – sono apparsi libri che presentano la Firenze “dei Medici”, in riferimento a come la città e la sua storia sono presentate nella serie. Prodotti librari di questo tipo sono frutto di operazioni di promozione anche commerciale e turistica che puntano su un’immagine artefatta di luoghi che, dal punto di vista estero, divengono quasi sfondi e scenografie, quasi fossero finti. La presentazione della famiglia Medici nella serie, peraltro coprodotta dalla Rai, segue precisamente questa logica. All’inevitabile inclinazione romanzesca si accosta la ricostruzione storica, in un intreccio senz’altro affascinante, ma che paradossalmente tende a interessare di più chi conosce già le vicende narrate.
Chi erano, in effetti, i Medici? Da famiglia di commercianti – oggi si direbbe borghese, in quanto priva di patenti di nobiltà – i membri di questa famiglia fiorentina assursero non solo a signori de facto di Firenze, ma si elevarono a punto di riferimento economico e finanziario tra i Paesi europei.
Il tutto è impressionante, se si considera che pur nelle diverse proporzioni demografiche che connotavano il mondo di allora rispetto a quello di oggi, si tratta comunque di una famiglia di sangue in una piccola città italiana, per quanto ricca.
Tra coloro ai quali i Medici prestarono denaro figurano personaggi di spicco, tra i quali il papa – o, meglio, il papato. Come i Fugger, i Medici finanziavano ogni politica dei loro debitori, inclusa la politica di guerra, elemento fondamentale e inevitabile nelle interazioni tra territori. Un potere economico così elevato, come avviene anche oggi, generava una grande influenza politica, grazie alle reti di relazioni e di supporto che i vincoli creditizi generavano.
Con i Medici, e questo rimane un merito della ricostruzione storica operata dalla messa in scena televisiva, pur nei suoi difetti, emerge chiaramente il controllo esercitato dal potere economico sul processo decisionale repubblicano; sulla valutazione di valore di questo legame poco rimane da aggiungere.

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