I violoncelli dei Berliner Philharmoniker Con un repertorio di trascrizioni ma anche di opere scritte da compositori contemporanei

Stasera alle 20.30 il Settembre dell’Accademia presenta un prestigioso ensemble di solisti: sono i 12 violoncelli dei Berliner Philharmoniker, un organico che con la versatilità che contraddistingue lo strumento ha costruito un repertorio di trascrizioni ma anche di opere scritte appositamente da compositori contemporanei come Brett Dean (di cui ascolteremo Twelve Angry Men). Suoneranno poi musiche di Rota, Francaix, Williams, Piazzolla, Ellington e altri. Appuntamento al Teatro Filarmonico alle 20.30. Naturalmente ogni orchestra sinfonica ha una sezione di violoncelli, ma solo quella dei Berliner Philharmoniker rappresenta un ensemble indipendente e compatto, un’orchestra nell’orchestra. Dalla loro fondazione nel 1972, i 12 Violoncelli hanno saputo conquistare il pubblico di tutto il mondo con il loro straordinario suono e virtuosismo, raccogliendo successi su successi e diventando una vera istituzione musicale.
Suonano insieme, nella formazione di ensemble, occasionalmente a Berlino ma più spesso altrove: anche il loro primo concertosi è svolto a Tokyo, città a cui sono ancora strettamente legati.
Da allora si sono esibiti nelle più importanti sale da concerto di tutto il mondo, assumendo talvolta il ruolo di “ambasciatori musicali” della città di Berlino in occasioni speciali: hanno infatti suonato di fronte al presidente degli Stati Uniti nel corso della Conferenza dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa a Budapest, hanno accompagnato l’ex presidente Richard von Weizsäcker in visita ufficiale in Svezia e sono stati più volte invitati dagli imperatori del Giappone. I componenti del gruppo sono cambiati nel corso degli anni; i fondatori si sono ritirati e i colleghi più giovani hanno proseguito l’attività. Continuità e rinnovamento hanno dato vita ad un’alleanza produttiva nella storia dei 12 Violoncelli.