IL RICORDO. La Scomparsa di Vittorio De Scalzi. “Grazie Vittorio, amico del Giardino” Giamprimo Zorzan, fondatore del locale: “Grande musicista, uomo umile e sensibile”

“Se n’è andato Vittorio De Scalzi, noi del Club Il Giardino abbiamo avuto la grande fortuna di conoscerlo e di ascoltare le sue canzoni proprio prima che si ammalasse in due serate speciali. Vittorio, un grandissimo artista ma anche e soprattutto un grande uomo, sincero, umile e sensibile che ci ha trattati dal primo incontro con rispetto e gratitudine anche se avremmo dovuto essere noi grati a lui per la sua musica e per quello che ha dato al mondo musicale italiano e non solo. Abbiamo perso un amico ma quello che ci ha lasciato resta indelebile nei nostri cuori. Grazie Vittorio!”
Così Giamprimo Zorzan, storico fondatore del Giardino di Lugagnano, ricorda Vittorio De Scalzi, scomparso nei giorni scorsi.
A De Scalzi, ospite del Giardino, Zorzan aveva dedicato anche un capitolo del suo libro. “Anche Vittorio De Scalzi leader indiscusso dei New Trolls dobbiamo inserirlo nel panorama prog. Vittorio nonostante si presenti da solo con pianoforte a coda e chitarra acustica quando ripropone le perle Concerto Grosso 1 e 2 e Senza Orario Senza Bandiera appaga sicuramente i gusti degli amanti di questo genere. Vittorio, persona squisita, molto alla buona, sul palco del club Il Giardino si trova a suo agio e per ben due anni consecutivi ha sfoderato tutte le hits della sua storica band e anche parte della sua produzione personale, accontentando anche le richieste del pubblico. Non ha mai mancato di farci ascoltare Una Miniera grande successo dei New Trolls scritta da lui,. Vittorio ci raccontò un simpatico aneddoto su questa canzone “eravamo in Calabria, all’epoca si suonava anche nelle sale da ballo spesso adibite a night club, erano i primi anni settanta, il progetto si chiamava New Trolls Atomic System e non proponevamo le canzoni dei New Trolls era un progetto di suoni progessivi, tra il pubblico proprio difronte al palco seduti ad un tavolo c’era un signore distinto contornato da persone molto rispettose nei suo riguardi, questi mi chiese più volte all’inizio con discrezione poi sempre più con arroganza” “facce La Miniera” “ facce La Miniera” “quella canzone non era in scaletta ma dopo aver visto il distinto signore aprire leggermente la giacca e mettere la mano all’interno del petto e chiederci per l’ennesima volta” “facce La Miniera””dissi alla band facciamo La Miniera”…