“Il capo della Chiesa è Cristo, non io” Così era solito dire papa Giovanni XXIII, nato il 25 novembre 1881: 140 anni fa

Angelo Giuseppe Roncalli, nato il 25 novembre 1881 nel bergamasco, ha dato vita a un pontificato inizialmente considerato come periodo di transizione, ma che si è poi rivelato un momento di trasformazione per l’intera Chiesa. Venne eletto Papa il 28 ottobre 1958, con il nome di Giovanni XXIII, a 77 anni.
Durante il suo pontificato, ha continuato a dedicarsi a questioni sociali, come al superamento della crisi di Cuba del 1962 e al clero nel Terzo Mondo, nominando il primo cardinale di colore. Papa Giovanni XXIII è venuto a mancare il 3 giugno 1963, dopo aver pronunciato le celebri parole “Perché piangere? È un momento di gioia questo, un momento di gloria”. Dichiarato beato da Giovanni Paolo II nel 2000, Roncalli è stato canonizzato (insieme a Giovanni Paolo II) nel 2014.

Il Papa Buono. Questo è il soprannome con il quale papa Giovanni XXIII viene ricordato. Lo ha guadagnato visitando le parrocchie, le carceri, luoghi lontani da Roma: stando vicino ai fedeli e mostrando loro la vicinanza del pontefice in quanto figura accogliente, comprensiva. Un pastore per i credenti, non un austero volto dal potere tanto inimmaginabile da poter spaventare. “Il capo della Chiesta è Cristo, non il papa” era, infatti, solito ripetere.
Papa Giovanni XXIII si è impegnato per superare le barriere, instaurare dialoghi produttivi, raggiungere un’inclusività volta a pace e giustizia, tenendo a mente anche i più umili, anche i più giovani. È celebre quanto ha detto nel discorso “Alla Luna”: ‘Tornando a casa troverete i bambini: date una carezza ai vostri bambini e dite loro che è la carezza del papa’.

Il concilio ecumenico. Tra le prime decisioni prese da Giovanni XXIII dopo la nomina, figura quella di celebrare un concilio ecumenico per discutere del decadimento spirituale e morale della società moderna, chiamato poi Vaticano II. È stato un punto di svolta nella storia della Chiesa: la sua rilevanza è stata paragonata a quella del Concilio di Trento, tanto che lo si definisce il concilio della ‘seconda riforma cattolica’.
Le questioni analizzate sono state tantissime, negli anni della sua durata, e alcune sono state affrontate in quella sede per la prima volta nella storia dei concili: la vita ecclesiastica, le religioni non cristiane, i fratelli separati, l’umanità in genere… l’obiettivo è stato sempre quello di creare una Chiesa più simile a Cristo e moderna, gentile, accogliente. Un’intesa cordiale con il mondo contemporaneo.

Il messaggio. La Chiesta dev’essere misericordiosa: questo ha sostenuto Giovanni XXIII durate i cinque anni del suo pontificato. Ha scritto encicliche, ha tenuto discorsi, alla luce di uno sperato – e poi conquistato – rinnovamento, di questa pace e giustizia che come fratello dei fedeli si è impegnato per raggiungere.
Roncalli è stato un eccellente papa, ma è stato prima un eccellente uomo ed è per questo che, cinquant’anni dopo la morte, i cristiani lo ricordano ancora con un sorriso, lo ricordano come il santo che era.