Il concetto di benessere digitale Si tratta del “Digital Detox’’ ovvero la disintossicazione dall’essere sempre connessi

In un mondo oramai iper-connesso, sempre più persone decidono di provare a staccare la spina e ritagliarsi dei momenti di vita lontani dal digitale e da internet. L’attenzione e il tempo del resto sono due tra le risorse più potenti che abbiamo, imparare a gestirle, impiegandole al meglio, risulta fondamentale. Si parla allora di Digital Detox ovvero disintossicazione digitale, cioè quando si decide di non utilizzare i social media e “frequentare” altri ambienti online per un certo periodo. L’obiettivo di tale esperienza è rendere più sano ed equilibrato il proprio rapporto con la tecnologia.
Nell’ottica di abbandonare la frenesia della vita quotidiana e ritrovare tempo e spazio per riconnettersi a se e agli altri. Per alcuni di noi, probabilmente molti, la vita negli ambienti digitali, tra lavoro e svago, è diventata così pervasiva da recare più stress che benefici. In letteratura, Carciofi, annovera due principali approcci al Digital Detox: uno, filoamericano, che lo definisce “una disconnessione forzata da tutti gli smartphone, i device o dalla strumentazione digitale per un paio di giorni o poco più”; l’altro mediterraneo, descritto come una pausa di riflessione finalizzata a capire come poter sfruttare in maniera corretta il digitale e i suoi strumenti.
Entrambi gli approcci nascono da un comune assunto ovvero il desiderio di “disintossicarsi” da Internet, come esigenza dettata dalla consapevolezza di avere delle cattive abitudini digitali e cercare un benessere digitale. Una domanda da porsi può essere “A me servirebbe un Digital Detox?” Per provare a rispondere ci sono dei segnali/campanelli d’allarme da cogliere. Ad esempio: lo smartphone è la prima cosa che cerco al risveglio e l’ultima quando mi corico? Vengo contattato per lavoro a qualsiasi orario e quindi non riesco mai a staccare? O al contrario, non riesco a focalizzarmi sul lavoro perché vengo continuamente distratto dallo smartphone? Non riesco a dedicarmi ai miei hobby o alle persone più care, però il tempo per navigare lo trovo sempre? La reazione degli “amici” sui social influenza il mio umore? Utilizzo compulsivamente le applicazioni? Se dimentico il telefono a casa torno sempre a riprenderlo perché senza mi sento perso? Se rispondiamo si, alla maggior parte di questi item esemplificativi, forse è opportuno provare a implementare nella nostra vita delle nuove abitudini di benessere digitale. Per molti, rinunciare completamente a tutte le forme di comunicazione digitale, anche se per pochi giorni, potrebbe non essere fattibile, in particolare se si usa il computer per professione, studio o altri impegni, si può provare allora un Miny-Detox. Si sceglie un momento in cui spegnere i dispositivi, ad esempio alla sera, per trascorrerla libera da social, chat, video e altre distrazioni elettroniche. Stabilire dei limiti su quando queste connessioni digitali possono intromettersi nel nostro tempo può essere positivo per il benessere fisico, mentale e relazionale.

Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta