Il nuovo governo visto da Verona: “Draghi ha tutto per rilanciare l’Italia” Dalla Bernardina (Cai): “Il settore agromeccanico si aspetta molto dai nuovi ministri”

“Da un lato il più grande assembramento politico nella storia della Repubblica, che si spera venga perlomeno compensato dai ministri tecnici. Dall’altro un’opposizione ormai ridotta solo al sovranismo di Giorgia Meloni”, osserva Giorgio Pasetto, Area Liberal.
“Auguro al Governo Draghi – ma soprattutto a noi Italiani – due anni di buona amministrazione e di giustizia sociale, ma siamo di fronte ad un pericolo politico. Una maggioranza, di fatto senza contraddittorio, è priva di quel confronto critico che ne garantisce l’interesse collettivo, il rimedio all’autoreferenzialità e agli errori di percorso. Una destra antieuropeista non può certo essere il solo interlocutore utile.
Manca a questo punto un’opposizione davvero costruttiva, laica e liberale, attenta ai diritti civili, che non ricorra ad armamentari ideologici, ma che si muova secondo una visione lucida. Inutile nasconderselo: in questo governo ci sono forze politiche che hanno semplicemente trovato un’occasione di possibile (nell’ipotesi migliore) riscatto politico, dopo gli imperdonabili errori del passato: a loro va contrapposta l’opposizione delle idee.
Vediamo questo governo alla prova della legalizzazione della cannabis, della regolamentazione della prostituzione, dell’abolizione del numero chiuso nell’accesso universitario, delle liberalizzazioni in generale dalle lobby”, così conclude Giorgio Pasetto, Presidente Area Liberal.
“Auguri di buon lavoro al neo Ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli. In una fase dove l’agricoltura italiana è chiamata a consolidare un percorso di sostenibilità, crescita e competitività, Cai è pronta a offrire le proprie competenze al Ministro Patuanelli e al Governo Draghi”, l’intervento di Gianni Dalla Bernardina, presidente della confederazione agromeccanici e agricoltori italiani.
“In altri ruoli il ministro Patuanelli ha mostrato una profonda attenzione ai temi dell’innovazione, elemento fondamentale anche nel settore primario.
“Siamo certi di instaurare un rapporto leale e mirato ad intraprendere un percorso di transizione digitale, ecologica, ambientale, necessario per migliorare la redditività di un’agricoltura ad alto valore aggiunto. Il settore agromeccanico ha mostrato negli anni un marcato impegno ad innovare secondo il disegno della sostenibilità, siamo disponibili a collaborare per la crescita di tutto il settore agricolo e alimentare”.
Anche l’ex sindaco Tosi non ha mancato di commentare la partenza del nuovo governo. “È un buon inizio. A parte i grillini, che sono un male necessario avendo un terzo della forza parlamentare (e Draghi obtorto collo ha dovuto accontentarli), giudico positivamente la squadra scelta da Draghi. I ministeri chiave, su tutti l’Economia, sono di sua nomina fiduciaria e questo è un buon viatico per il Premier a tirare dritto per la sua strada. Fa ben sperare anche la scelta del leghista Giorgetti per lo Sviluppo economico, ministero pesante”
“Ecco, sul piano politico – dice Tosi – emerge la forte spinta del centrodestra più pragmatico e concreto, meno sovranista: perché Giorgetti ma anche Garavaglia (Turismo) e la Stefani (Disabilità), e gli stessi tre ministri di Forza Italia Carfagna, Brunetta e Gelmini, hanno sempre portato avanti con determinazione idee liberali, riformiste ed europeiste, anche nell’epoca in cui nel centrodestra sembrava non esserci alternativa al sovranismo””Sono contento – continua Tosi – che ci sia un veneto come Brunetta nel Governo; mi complimento con Mara Carfagna che negli anni si è costruita con coerenza e coraggio una sua cifra politica”.