IL “SAN GIROLAMO PENITENTE” TORNA ALL’ANTICO SPLENDORE La tela del ‘600, opera del Carpioni, torna a Sant’Eufemia Miglioranzi:” Un piccolo tassello di storia restituito alla città”

“Le opere d’arte sono testimonianza del nostro passato e guida per il nostro futuro  e noi abbiamo voluto contribuire anche alla crescita culturale della nostra città sponsorizzando l’arte o meglio il restauro di un’opera d’arte”. Era visibilmente soddisfatto il presidente di Amia, Andrea Miglioranzi alla presentazione del restauro del “San Girolamo penitente”, la tela, opera del veneziano Giulio Carpioni (Venezia 1613 – Vicenza 1679) ritornata da poco alla sua collocazione, sopra la porta laterale sud, all’interno della chiesa di  Sant’Eufemia.“Se non ci fosse stato l’intervento di Amia”, ha detto, il parroco don Roberto Defanti, “non avremo mai potuto realizzare il restauro di questo meraviglioso dipinto. Grazie alla sensibilità del presidente Miglioranzi nella nostra comunità parrocchiale è tornata un’opera d’arte seicentesca di grande valore”: L’opera è stata protagonista di un significativo intervento pubblico. Del lavoro svolto hanno parlato Maristella Vecchiato, funzionaria e storica dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza e Attilia Todeschini, restauratrice di opere d’arte. Così alla scena è stata restituita una vitalità maggiore e più corrispondente all’originaria. Constatate  le buone condizioni della tela, oggi è stato possibile sia fermare le cadute di colore che colmare le lacune con sostituzioni aderenti e intonate. Il presidente si è congratulato per l’intervento. “Un piccolo tassello di storia e di arte”, ha detto, “torna alla città.