Il Verona si gioca tutto in 180 minuti Sabato alle 18 c’è il Cagliari e sette giorni dopo alla stessa ora arriva la Salernitana

MAURIZIO SETTI HELLAS VERONA

Molto, o quasi tutto, in 180 minuti. Girarci attorno serve a poco. I giorni che separano il Verona dalla fine dell’anno saranno determinanti per vivere un 2024 di pura sofferenza o con qualche bagliore di speranza.
Sabato alle 18 al Bentegodi c’è il Cagliari, poi sabato 30, stesso orario e stesso luogo, arriva la Salernitana. Due partite da non fallire.
Vincerle entrambe farebbe fare ai gialloblù un passo concreto nella lotta per la salvezza, vincerne una su due, sarebbe, comunque, l’obiettivo minimo.
Certo le aride e fredde cifre non aiutano l’Hellas. Intanto la squadra di Baroni non vince dallo scorso 26 agosto, seconda giornata di campionato ed è la formazione che non conquista i tre punti da più turni.
Il Cagliari ha superato il Sassuolo lo scorso 11 dicembre, la Salernitana ha battuto la Lazio il 25 novembre. Senza dimenticare il colpo di un’altra squadra in piena lotta retrocessione, l’Empoli capace di violare il Maradona di Napoli lo scorso 12 novembre.
Contro il Cagliari, poi, il Verona dovrà mettere a frutto le palle gol che saprà costruire. A Firenze la sconfitta è stata, purtroppo, figlia dei tanti errori di misura davanti alla porta dei Viola compreso un rigore che Djuric si è fatto parare da Terracciano.
Con i sardi bisognerà avere più cinismo e determinazione. Anche perché, altro dato incontrovertibile, il Verona un gol rischia sempre di prenderlo. Pur non avendo la peggior retroguardia della massima serie, sono ben sei le squadre che hanno fatto peggio dell’Hellas, l’ultima volta che Montipò è riuscito a tenere inviolata la propria porta è stato nel pareggio interno contro il Bologna datato 18 settembre, quarta giornata.
Da allora il Verona ha sempre subito almeno una rete. Undici gare, più una in Coppa Italia. Insomma, le cifre non sono incoraggianti ma il Verona deve cambiare passo.
A Firenze il gioco si è visto, la squadra disegnata da Baroni ha dimostrato un volto, una personalità, il cambio di modulo tattico ha palesato importanti miglioramenti.
Contro la Lazio l’Hellas ha fatto vedere di possedere gli attributi, la grinta per fare risultato. Contro il Cagliari serve un Verona che sia capace di coniugare “garra” ma anche gioco e che, sottoporta, sia più preciso. Primo atto importantissimo, il secondo sarà con la Salernitana e, dipende che risultato scaturirà dalla sfida con i rossoblù di Ranieri, altra sliding door della stagione gialloblù.
Dunque un passo alla volta. Sotto con il Cagliari per ritrovare i tre punti che mancano da fine agosto. All’epoca si andava allo stadio in bermuda, sabato servirà il piumino.
Come a dire, un intero cambio di stagione. Quella che il Verona deve tenere ancora viva.
Mauro Baroncini