Incendio alle “Alighieri’’: sospetto dolo Per un giorno sospese le lezioni. Il primo intervento di una pattuglia della Polizia locale

“Un atto gravissimo, quasi sicuramente doloso, le indagini proseguiranno finché non troveremo l’autore.. Si tratta non solo di un atto vandalico, qualcuno volutamente ha dato fuoco ad alcuni libri, questo è ancora più preoccupante. Fortunatamente l’intervento tempestivo della Polizia locale e dei Vigili del Fuoco ha fatto sì che l’incendio non si allargasse’’. Così il sindaco Federico Sboarina che in mattinata con gli assessori Maria Daniela Maellare, Luca Zanotto e Marco Padovani si è recato alle scuole Dante Alighieri di via Porta Catena dove la scorsa notte si è sviluppato un incendio che poteva avere ben più gravi conseguenze.
Erano all’incirca le 23.25 quando una pattuglia della Polizia locale, poco lontana per controlli di quartiere, è intervenuta immediatamente. Un residente aveva infatti allertato la Centrale per segnalare un cestino a fuoco, senza accorgersi che l’incendio vero e proprio era qualche metro più in là. A bruciare la biblioteca della scuola, fiamme che sono rimaste circoscritte dentro alla stanza chiusa, e hanno intaccato solamente il cipresso fuori dalle finestre sul retro e i solai. L’arrivo immediato dei Vigili del Fuoco è stato provvidenziale per contenere i danni. Il resto della scuola, infatti, non è stato toccato. Arredi, classi, materiale lasciato dai ragazzi delle medie, tutto è intatto, persino nelle stanze vicine alla biblioteca.
Sul posto, nella notte, è arrivato anche il nucleo investigativo della Questura che sta effettuando le indagini per verificare l’origine dell’incendio. E la dinamica dei fatti. Attorno alla scuola diversi tentativi di effrazione. Alcuni non riusciti, come dalla porta principale i cui vetri sono antisfondamento e quindi non sono caduti nonostante siamo ben visibili le crepe. Altri invece messi a segno, alle finestre sul retro. La Polizia locale sta recuperando tutti i video delle telecamere della zona per verificare le immagini. In corso le verifiche strutturali sull’edificio, al momento sotto sequestro.
Alle prime luci dell’alba, il dirigente scolastico Giovanni Petterlini ha avvisato tutte le famiglie e gli insegnanti. Sospese per oggi le lezioni, ma la macchina organizzativa è già al lavoro per riprendere da domani l’ordinaria attività. Gli studenti riprenderanno le lezioni alle “Messedaglia’’ in via Stradone Antonio Provolo. Sono un centinaio gli studenti che frequentano la scuola, per un totale di 5 classi, due delle quali attualmente in didattica a distanza.
La scuola è sede anche del Cpia di Verona, il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, e del Cea, Centro di Educazione Artistica Ugo Zannoni (le cui lezioni erano al momento sospese per Covid).

Per il sindaco Federico Sboarina, che ha effettuato un sopralluogo insieme con il comandante della Polizia locale Luigi Altamura non ci sono dubbi. “Altri dieci minuti e, dalla potenza che avevano le fiamme, poteva propagarsi in tutta la scuola. Così, invece, sono stati contenuti i danni all’aula adibita a biblioteca, la cui porta era chiusa. Un esito per fortuna contenuto grazie al mix di fattori che ci permettono di garantire la sicurezza: collaborazione dei cittadini, agenti in pattuglia sul posto e il dirigente scolastico di grande efficienza nel limitare disagi agli utenti. Il quartiere è costantemente attenzionato, infatti la nostra pattuglia della Polizia locale era qui vicina, stiamo già verificando tutte le immagini delle telecamere per arrivare in fondo alla questione quanto prima. Nel frattempo l’obiettivo primario è non far saltare le lezioni agli studenti, visto anche il periodo già complesso per la pandemia. Nel più breve tempo possibile l’area della scuola incendiata verrà isolata e potranno essere usati gli altri spazi scolastici. Ci vorrà qualche giorno per mettere in sicurezza la scuola e concludere le indagini e le verifiche statiche, per questo stiamo cercando altre aule in modo da spostare gli studenti e farli tornare in presenza già da domani”.
Il grave episodio ha acceso subito il dibattito.
“Il benessere nelle strutture scolastiche e la cura delle persone- hanno detto Maria Grazia Veronesi e Beatrice Rappo, responsabili scuola di Traguardi- è compito importante di un’amministrazione comunale, serve dunque agire subito per mettere rapidamente in sicurezza gli edifici che sono a rischio di episodi simili a causa di inadeguatezza strutturale, di una manutenzione tralasciata troppo a lungo o del costante rinvio di interventi necessari, come accaduto, ad esempio, anche per la palestra delle Scuole Achille Forti in Borgo Venezia.
L’episodio occorso alle Dante Alighieri ha probabilmente natura dolosa ed è opera di vandali. Si tratta certamente di un fatto grave i cui responsabili vanno individuati, ma quanto accaduto sembrerebbe comunque rivelare che la struttura presenta dei problemi importanti a livello di sicurezza antincendio e di rivestitura ignifuga, e che il problema potrebbe ripresentarsi anche in occasione di altri episodi o incidenti. Il fatto che la scuola sia anche una delle sedi del centro provinciale per l’istruzione degli adulti, inoltre, rappresenta un doppio danno per il servizio importante che verrà a mancare’’.
Mao Valpiana, del Movimento Nonviolento, ricorda che il grave episodio incendiario avvenuto alle scuole Alighieri, è solo l’ultimo di una lunga serie.
“Atti di bullismo dilaganti- ha sottolineato Valpiana-,vandalismi notturni sulle automobili, scontri tra baby gang, violenze in pieno centro o nelle periferie, sono ormai all’ordine del giorno anche nella nostra città. La mancanza di adeguati spazi aggregativi, il mancato controllo del territorio, l’assenza delle istituzioni, insieme ai disagi derivanti dalla pandemia, hanno messo in evidenza che siamo di fronte ad una crisi educativa. Le repressione non basta e non serve’’.