Juric doveva restare, no ha fatto bene La scelta di andare al Torino suscita opinioni molto diverse: i tifosi la pensano così

“MI HA DELUSO”
“Juric mi ha deluso”, scrive Gianni, tifoso di vecchia data, “ma non esagitato” tiene a precisare. “Credo di essere obiettivo nei giudizi e allora mi sento di dire che Juric doveva restare. Tanto, a quelli bravi le occasioni capitano ancora e lui tra un anno, magari sarebbe stato ancora più bravo, dopo aver centrato un’altra salvezza con l’Hellas”.
Gianni sottolinea un altro aspetto: “Ha parlato tante volte di passione, cuore, come di elementi fondamentali nel suo calcio, ma anche nella sua vita. Anche per questo doveva rimanere qui, dove ha trovato tutto quello che un allenatore può trovare. Certo, lui ci ha messo del suo, questo è sicuro, con risultati molto oltre le aspettative.Ma anche la società ha sempre cercato di accontentarlo e l’acquisto di Lasagna, ad esempio, ne è un esempio pratico. Il fatto stesso che Setti abbia cercato anche di pareggiare la proposta di Cairo, alzandogli l’ingaggio ai livelli del Toro, o quasi, dimostra la buona volontà della società. Andar via da Verona, adesso, non è stata, a mio parere, una scelta molto coerente con quello che Juric ha sempre detto, anche ai tifosi. Io mi aspettavo che restasse proprio per questo e penso che come me se l’aspettassero in tanti. Peccato”. “”HA FATTO BENE”.
“Io penso invece che abbia fatto bene”, è il parere di Stefano, altro tifoso Hellas di vecchia data. “Io penso che Juric abbia fatto un ragionamento molto semplice. Se resto e, magari, non ripeto le ultime due stagioni, posso perdere certi treni, che non sempre ripassano. Come si fa a dargli torto? Sulla carta, il Torino rappresenta una società di profilo più alto del Verona. Ha mezzi diversi, il fascino della storia, programmi che comunque il Verona non poteva garantirgli. Il calcio è micidiale, in questo senso. Se sbagli tre partite, ti mandano via, al Torino, ma anche al Verona. Ricordiamoci sempre di Mandorlini che sembrava intoccabile, ma è stato esonerato, alle prime avversità. Il calcio è questo, al di ,là dei sentimenti che Juric ha spesso toccato. E’ un professionista che si vuole mettere alla prova a livelli più alti. Gli possiamo dare torto? No, lui è sempre stato chiaro, da questo punto di vista. Certe cose le ha sempre dette e non ha mai avuto paura di ricordarlo alla società. Libera di seguire la linea più idonea (e niente da dire a Setti, sotto questo profilo), ma libero anche Juric di cercare altre sfide. Le vincerà, non le vincerà, questo è un altro discorso. E se l’anno prossimo fosse andato male?”

Sarebbe stato bello ma il calcio è questo

Finisce in parità, la “partita” tra chi è favorevole o contrario. Del resto, si potrebbe star qui una vita, a parlarne. Ci sono ragioni per una scelta e ragioni per l’altra, come sempre in questi casi. “Poteva fare come Bagnoli” dice qualcuno. “O come lo stesso Mandorlini”. Ma è giusto dire che è il calcio ad essere cambiato. E che oggi, sono sufficienti tre-quattro risultati “sbagliati” per cancellare quello che hai fatto. Gli esempi non mancano di certo, ad ogni livello.
Oddio, sarebbe stato bello, che Juric fosse rimasto, questo sì. Per quello che ha fatto, per quello che ha detto, per quello che ci ha sempre fatto capire anche al di là delle parole. C’erano sentimenti veri, passione, cuore, perfetta sintonia con la gente e con la città. Forse questo, chissà, gli mancherà a Torino. In ogni caso, per quello che è stato, per quello ghe ha fatto, in bocca al lupo… (r.t.)