LA “PARTITA” DI PALAZZO BARBIERI. E Tosi costringe i “nemici” a inseguire L’ex sindaco ha giocato d’anticipo e mentre gli altri temporeggiano, guadagna punti

L’ultima mossa, che ha fatto rumore, venerdì sera a Telenuovo. A parlare di calcio (c’era Verona-Bologna), ma, anche, a lanciare messaggi, se è vero, comè vero, che al suo fianco sedeva Lorenzo Fontana. Flavio Tosi ha giocato d’anticipo e adesso obbliga gli altri a inseguire.
E mentre il centrodestra è ancora in mezzo al guado e il centrosinistra aspetta il “visto si stampi” di Tommasi, Tosi pedala. “Un uomo solo al comando” verrebbe da dire, per restare in tema.
LUI E FONTANA. Inutile negarlo, vederli affiancati, sereni, sia pure (ufficialmente) in una tribuna sportiva, qualche pensiero l’ha suggerito. Per almeno due/tre buonissimi motivi.
Primo: Lorenzo Fontana ha un ruolo-chiave nella Lega di Salvini, di cui è vicepresidente. Non è “uno dei tanti”, conta molto nelle scelte della Lega se è vero (e anche questo è vero) che negli ultimi tempi ha rilasciato interviste a tutti i principali quotidiani italiani.
Secondo: l’on. Fontana è tra i principali oppositori di Sboarina, come candidato del centrodestra. Probabilmente, se lui non si fosse messo di traverso, la candidatura di Sboarina sarebbe già stata ufficializzata. Fontana pensa, in alternativa, a un candidato di bandiera (Tosato, Zavarise, Zanotto, Mantovanelli), per “andare a contarsi” e poi valutare in sede di ballottaggio. Dove, attenzione, potrebbe anche tornare di moda un’alleanza con lo stesso Tosi. Insomma, per ora, giochi aperti, in attesa di capirne di più.
Terzo: i rapporti tra Tosi e Fontana (al di là di questioni di…facciata) non si sono mai interrotti. Nè è mai venuta a mancare la stima personale. Non va dimenticato, tra l’altro che fu proprio la rinuncia a Bruxelles da parte di Tosi a spianare a Fontana la via dell’Europarlamento.
Insomma, senza parlare di debiti di riconoscenza, è chiaro che c’è un rapporto di vecchia data, consolidato e mai del tutto spezzato.
IL VANTAGGIO DI TOSI. L’ex sindaco sa che questa, per lui, è la “partita da ultima spiaggia”. Per questo è scattato in anticipo, per questo è già da un po’, in piena campagna elettorale. E questo, in un mare di incertezze, gioca decisamente a suo favore. Perchè dimostra sicurezza, perchè dà all’elettore la sensazione di avere idee chiare, di sapere dove andare e come arrivarci. Insomma, tutto quello che, per ora, nè il centrodestra, nè il centrosinistra, hanno dato.
Senza contare un altro aspetto importante: Tosi non ha bisogno di conquistarsi uno “zoccolo duro”, ce l’ha già. Ha la credibilità che gli deriva, comunque si voglia guardare, da due mandati alle spalle. Ha esperienza. Sa parlare alla gente. Sa quali sono i tasti da suonare. E per ora è sua la sola musica che i cittadini di Verona possono ascoltare…

R.Tom.