LA STRAGE DI BOLOGNA, 41 anni dopo. Per non dimenticare. L’Amministrazione comunale presenzia alla cerimonia nel capoluogo emiliano. In città, un murale dell’Università ricorda il sacrificio di Davide Caprioli, la vittima veronese. Una cerimonia alla quale idealmente ha preso parte tutta la città. Perchè non accada mai più

Davide per sempre nella “sua” Università

Alle 10.25 del 2 agosto 1980 una bomba esplodeva nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Bologna Centrale. L’attentato, opera di militanti dell’estrema destra fascista, provocò 85 morti e oltre 200 feriti. Si trattò del più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo Dopoguerra, indicato come uno degli ultimi atti della cosiddetta strategia della tensione. In quella terribile strage trovò la morte un giovane veronese di 20 anni, Davide Caprioli. Come tante altre vittime, stava rientrando dalle vacanze e si trovava nella stazione di Bologna in attesa del treno che lo avrebbe riportato, insieme alla fidanzata Ermanna e alla madre di lei, a Verona. Davide era studente universitario nell’allora facoltà di Economia e Commercio di Verona.
Per commemorare Davide, e con lui tutte le vittime della strage di Bologna, il rettore dell’università di Verona, Pier Francesco Nocini ha accolto la proposta del Consiglio degli Studenti, con approvazione del Senato accademico, di dedicargli un murale, esposto nell’atrio del polo umanistico con accesso dal Chiostro San Francesco.
La cerimonia d’inaugurazione del murale si è tenuta proprio oggi, a 41 anni dalla strage, alla presenza della prorettrice Donata Gottardi, del presidente del Consiglio degli Studenti Stefano Ambrosini e di Cristina Caprioli, sorella di Davide.
Il murale. In questa opera, composta da un trittico di pannelli di cartone intelaiato, l’artista Andrea Tarli ha immaginato una scena tra realtà e surrealismo in cui Davide Caprioli suona una chitarra rotta, seduto tra le macerie della stazione di Bologna poco dopo lo scoppio della bomba. La pensilina crollata, i primi soccorritori improvvisati e l’orologio fermo alle 10.25 sono diventate le iconiche immagini di quel 2 agosto.
L’opera ha, quindi, due atmosfere diverse che il trittico aiuta a leggere, quasi fosse un fumetto: un primo piano, statico, dove Davide è protagonista dell’opera, seduto mentre cerca di suonare una chitarra distrutta, metafora dei suoi sogni infranti; un secondo piano, dinamico, introdotto dal suo sguardo, che indaga le persone indaffarate nel prestare soccorso, inondate da una luce forte, irreale, come fosse una vecchia foto sovraesposta, a ricordare quanto accaduto in quel lontano 1980. L’utilizzo del cartone, rovinato in alcuni punti, ed il colore che a tratti lascia spazio al nudo supporto, è funzionale a creare una somiglianza con una vecchia polaroid, che il tempo ha immortalato per non dimenticare quanto è successo.

Verona ricorda la strage di Bologna

Anche Verona ricorda quel maledetto giorno. E’ il 41 esimo anniversario. Commemorazione a ricordo del­le 85 persone che il 2 agosto 1980 alle ore 10.25 persero la vita nell’attentato alla stazione di Bologna. Tra queste anche il giovane veronese Davide Ca­prioli. A rappresentare l’am­mi­nistrazione comunale scaligera il consigliere con delega all’Anticorruzione Roberto Simeoni, con il gonfalone della città.
All’intervento del presidente dell’Associazione Familiari Vittime della Strage alla Stazione di Bologna, Paolo Bolognesi, è se­guito il triplice fischio del tre­no e il minuto di silenzio in memoria delle vittime. Dav­vero tanti gli appuntamenti e gli eventi in programma in questi giorni e fino a stasera, per ricordare la tragedia che colpì al cuore l’Italia intera. Sabato mattina ha fatto tappa in piazza Bra la staffetta ‘Per non dimenticare 2 agosto 1980’, accolta dall’assessore allo Sport Filippo Ran­do. Un’idea nata nel 1981 in occasione della prima commemorazione del­la strage, quando alcuni podisti e amici di Sesto Fiorentino decisero di raggiungere Bologna di corsa. Da allora ogni anno si sono aggiunte persone ma so­prattutto nuove tratte, chi correndo chi in bici, uniti dal messaggio ‘Mai più terrorismo, mai più stragi!’. “Una celebrazione toccante e sentita da tutti gli italiani’, spiega il consigliere Simeoni. “Questo tragico evento, infatti, è ancora un vivo ricordo di dolore e di sofferenza per tante famiglie. Tra queste quella di Caprioli, giovane studente veronese strappato im­prov­visamente al­l’affetto dei suoi cari. Un innocente il cui ricordo deve essere lasciato in eredità alle future generazioni. Abbiamo l’obbligo di passare il testimone della memoria affinchè drammi come questo non si ripetano mai più”.
La giornata si concluderà alle 21.15 in piazza Maggiore a Bologna dove ci svolgerà la 27esima edizione del Concorso internazionale di composizione ‘2 agosto’, dedicato a partiture per orchestra. Si esibirà l’or­chestra del Teatro Co­munale di Bologna diretta da Marco Angius. Il programma vedrà l’esecuzione di “Nelle pieghe” di Francesco Vitucci (Italia), primo premio, “Fluo” di Cesare Rolli (Italia), se­condo premio e “Pezzetti di nebbia” di Krystian Neścior (Polonia) terzo premio. A seguire “Or­pheus”, omaggio a Igor Stravinsky (1882-1971) a 50 anni dalla morte. Il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai 5 e Rai Radio 3.

E’ senza fine la “staffetta per Davide”

Dal Brennero a Bologna, passando anche da Verona, tutti uniti per non dimenticare e perché non ci siano mai più stragi. Ha fatto tappa in piazza Bra ‘Per non dimenticare 2 agosto 1980’, una staffetta che rende omaggio e ricorda le 85 vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980, dove perse la vita il giovane studente universitario veronese Davide Caprioli, e della quale ricorre oggi il 41^ anniversario.
L’idea della staffetta, arrivata al 40° anniversario, nacque nel 1981 in occasione della prima commemorazione della strage, quando alcuni podisti e amici di Sesto Fiorentino decisero di raggiungere correndo Bologna il 2 agosto 1981. Da allora ogni anno si sono aggiunte persone ma soprattutto nuove tratte, chi di corsa chi in bici, tutte per informare le persone e trasmettere il messaggio ‘Mai più terrorismo, mai più stragi!’
Ad accogliere i podisti in piazza Bra è stato l’assessore allo Sport Filippo Rando, la sorella di Davide Caprioli, Maria Cristina, il presidente dell’Associazione Radiotaxi Verona Daniele Garonzi, il presidente del consiglio studenti dell’Università di Verona Stefano Ambrosini e i rappresentanti dell’Historic Cars Club presenti con auto d’epoca e moto.
Il presidente dei tassisti Garonzi inoltre ha consegnato una lettera da portarea Bologna, dal momento che il 2 agosto morirono anche due tassisti in servizio alla stazione. Dopo la consegna di braccialetti rappresentativi e il passaggio del testimone, la staffetta ha ripreso il cammino per fare tappa stasera a Ostiglia, per arrivare oggi a Bologna.
“Dopo 41 anni siamo qui per ricordare la strage di Bologna nella quale ha perso la vita anche il nostro giovane concittadino Davide Caprioli – afferma l’assessore Rando -. Con questa staffetta vogliamo ricordare tutte le vittime e le loro famiglie che hanno sofferto. Cerchiamo attraverso lo sport e la solidarietà di non dimenticare quel drammatico momento sperando che si sia chiuse una delle pagine più buie della nostra storia e che non si ripeta mai più”.
“Davide era un cittadino di Verona, abitava nel quartiere Stadio, e aveva fatto tutte le scuole qui – ricorda la sorella di Caprioli -. Era un ragazzo normalissimo che quel giorno tornava dalle vacanze, ma è stato travolto da una bomba. Ricordiamo lui e tutte le vittime”.