La discoteca Amen ribatte: “Ci hanno voluto colpire” L’evento era stato bocciato da Palazzo Barbieri e dai commercianti Velardi: “Cibo e musica fino alle 22, è solo un semplice aperitivo”

“Ci hanno strumentalizzato per colpirci. Ma la nostra iniziativa non è diversa da tante altre”. Andrea Velardi, direttore artistico della discoteca Amen sulle Torricelle, vicino al santuario, non ci sta e ribatte alle prese di posizione e alle censure che sono arrivate da Comune e categorie di commercianti per l’iniziativa prevista per mercoledì sera, 21 giugno, Bevi quanto puoi, mangia tutto quello che vuoi. Un messaggio, a detta del Comune, diseducativo. Velardi sottolinea le modifiche apportate all’evento e precisa: “Un’iniziativa come altre e molto più blasonate in città, che qualcuno ha voluto strumentalizzare per colpire chi da anni nel rispetto delle regole e nonostante le grandissime difficoltà sostenute prima e dopo la pandemia sta cercando di essere punto di riferimento di tanti giovani che hanno voglia di divertirsi”. Velardi su Aperiwine di mercoledì aggiunge: “La nostra è una iniziativa nata per intrattenere professionisti, piccoli imprenditori, commessi e dipendenti di aziende, tra i 25 e i 50 anni, che si danno appuntamento al mercoledì, dopo il lavoro. L’intento è far vivere un momento di socializzazione tra vino del territorio, tanto cibo, buona musica, dalle 19.30 alle 22. Aperiwine è una piacevole serata all’insegna dello svago e del networking e non si tratta di Movida ma di un semplice aperitivo!”. Ma gli slogan? “Per veicolarlo abbiamo scelto un nome, APERIWINE, e tre punti focali trasformanti in slogan: entra con i tuoi (amici), bevi quanto puoi (come ti è consentito), mangia quanto vuoi (non hai bisogno di cucinare al rientro a casa, cena qui). Qualcuno ha estrapolato un punto, lo ha volutamente strumentalizzato, e lo ha trasformato in un’arma per colpire il locale, dando la propria personale interpretazione all’amministrazione comunale, alle categorie e alle forze dell’ordine”. Secondo Velardi “Mangia quanto vuoi” va letto in contrapposizione al “Bevi quanto puoi”. Insomma, l’intento era diffondere “un messaggio restrittivo e limitante se guidi non puoi bere. Slogan che, pur nato nell’ottica corretta, in un secondo momento abbiamo modificato per rispetto verso le istituzioni e della tematica del “bere responsabilmente”. L’ultimo riferimento Velardi lo dedica all’assessora alla sicurezza Zivelonghi: “Chi ci conosce e frequenta sa quanto teniamo alla salute dei giovani, alla sicurezza, e al benessere di chi risiede nel quartiere dove operiamo. Il titolare ha incontrato piu’ volte nei mesi scorsi l’assessore alla sicurezza Zivelonghi, per studiare una strategia condivisa per risolvere o alleviare le possibili problematiche legate alla viabilità. Per citarne due: Parcheggio a forte San Mattia, con attivazione di un servizio navetta in grado di collegare le persone al locale, senza lasciare l’auto in strada e per quel che riguarda il traffico, la modifica in orari notturni del semaforo di via Marsala, aumentando la permanenza della luce verde”. Infine, “per l’impatto acustico siamo dotati di un “limiter”, siamo autorizzati regolarmente, rispettiamo i limiti e facciamo rilievi periodici”. to quello che vuoi: l’appuntamento è per mercoledì 21 dalle 19.30 alle 4 del mattino. L’inziiativo di un noto locale sulle Torricelle ha provocato la protesta e la ferma presa di distanza del Comune e delle categorie del commercio per il messaggio negativo che viene diffuso, anche se l’iniziativa è riservata a un pubblico maggiorenne. Tuttavia, proprio in questi giorni la presenza di questo locale sulle Torricelle è stata al centro di protetse epolemiche eprché poi la clientela in piena notte, anzi ormai all’alba, attraversa il quartiere di Valdonega svegliando i residenti e provocando non pochi pericoli. In quali condizioni possono essere i guidatori che scendono alle 4 di mattina dopo una notte passata a bere più che puoi=? Non tutti chiameranno i pullmini Ncc per farsi portare a casa dopo questo “Aperiwine – Mangia quanto Vuoi & Bevi quanto Puoi”. il Comune insieme a Confcommercio e Confesercenti, si legge in una nota diffusa da Palazzo Barbieri, “rimarca la netta disapprovazione verso questo tipo di contenuti, in aperto contrasto con le azioni messe in atto dall’Amministrazione per contrastare l’abuso di alcol e i rischi ad esso legati. Uno tra tutti, la guida in stato di ebbrezza, fenomeno che sta causando un sempre maggior numero di incidenti e che vedono coinvolti numerosi giovani”. Nel 2022 oltre 300 incidenti in un anno a causa della guida in stato di ebbrezza, dal 1° gennaio ad oggi sono state 163 le denunce per guida sotto l’effetto di alcol conseguenti ad incidente stradale. “La locandina che abbiamo malauguratamente visto divulgata sui social in maniera massiccia ieri, ad opera di un noto locale veronese sulle Torricelle e che promuoveva una serata a tema con un messaggio che lasciava intendere la possibilità di bere e consumare alcol senza limiti, è un messaggio che va fortemente contrastato – commenta l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi-. Perché è in forte contrasto con la politica intrapresa dall’Amministrazione insieme ai rappresentanti delle categorie commerciali per promuovere il ‘bevi responsabilmente’, che ci vede impegnati in una specifica campagna di comunicazione per diffondere ai giovani e non solo un messaggio culturale ben preciso. “Pur intuendo l’intento finale e lo spirito commerciale che sta dietro il messaggio, la frase ‘Bevi quanto puoi’ è contraria all’obiettivo di responsabilizzare i giovani e promuovere buone pratiche legate al consumo di alcolici, da noi richiamato anche nel recente convegno ‘Bevi Responsabilmente’ recentemente co-organizzato con il Comune di Verona a Palazzo Barbieri”, commenta Paolo Artelio, presidente di Fipe-Confcommercio Verona. “Ogni locale che somministri alcol ai giovani e non solo, sempre più che mai, oggi deve far parte di un sistema che tuteli lui in primis e poi le persone che si mettono in strada. L’unico vero rimedio alla cattiva movida è la consapevolezza sui rischi che corrono” – così Alessandro Torluccio, direttore generale di Confesercenti Verona.