La finale del ‘98 Mistero Ronaldo Di Raffaele Tomelleri

In campo, ma è come non ci fosse. Un fantasma al posto di un Fenomeno. Troppo facile per la Francia, aver ragione di un Brasile senza Ronaldo. Anche se c’era. C’era nell’ultima distinta fatta girare in tribuna stampa, ma non c’era nella prima. “Ma come, non gioca Ronaldo?”. E le voci cominciarono a girare. “Ronaldo sta male”. Stava malissimo, Ronaldo. In ospedale fino a poche ore prima del match. Rimesso in piedi a tutti i costi “perchè Ronaldo deve giocare”. Il calcio dominato dagli sponsor, anche a costo (a volte) di rischiare la vita.
IL FATTACCIO. Sono le due del pomeriggio, mancano sette ore all’inizio della partita, Ronaldo è nella sua camera d’albergo quando improvvisamente accusa un malore: “Ho temuto di morire. Per trenta secondi sono stato malissimo, ho avuto le convulsioni. La lingua si è rovesciata, è arrivata fino in gola, mi mancava il respiro, avevo la bava alla bocca: così mi hanno raccontato i compagni”.
Successivamente si verrà a sapere che furono Cesar Sampaio ed Edmundo che srotolarono la lingua di Ronaldo per evitare che soffocasse. Il Fenomeno venne così portato urgentemente all’ospedale, alla clinica “Les Lilas” di Parigi.Ronaldo ebbe un problema cardiaco che si manifestò in circostanze strane. Il Fenomeno era steso sul letto a guardare un Gran Premio di Formula 1 in tv e compì ripetutamente dei piegamenti innaturali del collo, comprimendo così un piccolo organo chiamato glomo carotideo, responsabile della regolazione della pressione e della frequenza cardiaca. Fu così che Ronaldo svenne in preda alle convulsioni. A crisi superata, gli esiti parlano di una frequenza cardiaca bassissima,18 battiti al minuto, segnale di una mancata attività elettrica e meccanica da parte del cuore. I medici francesi somministrarono al brasiliano un potente sedativo, ottimo per l’epilessia ma non per problemi cardiaci. L’ALTRA VERSIONE. Un’altra versione è quella secondo cui Ronaldo si sarebbe sentito male pochi minuti dopo che il medico della nazionale, Livio Toledo, gli aveva iniettato nel ginocchio infiammato una dose di cortisone e xilocaina, che gli avrebbe provocato una violenta reazione allergica. Per superare la crisi e poter schierare il brasiliano, gli sarebbe poi stata somministrata un’altra iniezione di miorilassanti e ansiolitici, non il massimo, prima di una finale mondiale. Che Ronaldo in realtà, forse non ricorda neppure…