La pandemia non frena Fieracavalli Il settore equestre in continua espansione: cresce lo sport e anche l’equiturismo

Italia, Paese di santi, poeti, navigatori e…cavalieri. La passione equestre nel 2021 registra una crescita a doppia cifra a livello nazionale. Complice anche la riscoperta delle attività outdoor a causa della pandemia, le associazioni del mondo del cavallo nei primi 9 mesi dell’anno hanno visto aumentare i propri iscritti. Per lo sport, i tesserati della Fise-Federazione italiana sport equestri, tra amatori e atleti professionisti, hanno raggiunto quota 162.995 (+23,3% rispetto allo stesso periodo 2020). Numeri in positivo anche per il comparto del turismo in sella, con la sua associazione, la Fitetrec-Ante, che ha riportato un incremento del +38% tra i praticanti, per un totale di 36.523 “equituristi”. Stabile la popolazione dei cavalli, con 480mila esemplari censiti dall’inizio dell’anno, mentre sono 224.526 i proprietari registrati da Aia, l’Associazione italiana allevatori.
Il settore equestre si presenta in buona salute all’appuntamento con il suo salone di riferimento, Fieracavalli, al via oggi a Veronafiere con la sua 123ª edizione. La manifestazione, di nuovo in presenza, per la prima volta raddoppia su due fine settimana: 4-7 e 12-14 novembre.
Al taglio del nastro, oggi, a Veronafiere erano presenti Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, Federico Sboarina, sindaco di Verona, Marco Di Paola, presidente di Fise, Manuel Scalzotto, presidente della Provincia di Verona, Francesco Battistoni, sottosegretario del ministero delle Politiche agricole, Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, Giovanni Mantovani, CEO di Veronafiere, e Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura della Camera.
“Fieracavalli rappresenta una delle manifestazioni più conosciute e amate di Veronafiere che la lega saldamente alla propria storia e al territorio”, ha detto Maurizio Danese. “Quest’anno”, continua, “significa per tutti noi una ripartenza, un ulteriore passo verso il ritorno alla normalità. Durante il lockdown, infatti, abbiamo affrontato la sfida progettuale che ha investito il concetto di tornare a ‘fare fiera’ in totale sicurezza. Con Fieracavalli 2021 sappiamo di esserci presi un grande impegno verso il mondo equestre, perché questa rassegna è la sua “casa”, appartiene a tutti i suoi protagonisti e li rappresenta da più di 120 anni. Ed è con questo lo spirito che abbiamo realizzato un’edizione con un format innovativo per dare una mano concreta alla ripresa del settore, promuovendo e valorizzando come sempre la figura del cavallo come elemento di passione e attività economica”.
Per il sindaco Federico Sboarina si tratta del raggiungimento di un altro importante obiettivo per la ripartenza della Fiera.

In fiera 3.000 cavalli di 60 razze provenienti da tutto il mondo e 300 aziende espositrici da 10 Paesi, con buyer in arrivo da 18 nazioni grazie ai programmi di incoming in collaborazione con ICE-Agenzia.
E poi 35 associazioni allevatoriali, oltre 200 eventi tra gare sportive, esibizioni e convegni, 8 padiglioni e aree esterne da vistare e 5 campi di gara, a cui si aggiungono 3 ring per prove e riscaldamento dei binomi.
“Il Governo continua a impegnarsi per la crescita della filiera legata al cavallo”, ha detto Francesco Battistoni, sottosegretario alle Politiche Agricole. “Riguardo al settore dell’ippica”, continua, “ci siamo spesi per riaprire in sicurezza gli ippodromi, dando la possibilità al pubblico di tornare a vedere dal vivo il mondo delle corse. E stiamo lavorando attivamente anche sul fronte del mondo allevatoriale, sempre ben rappresentato a Fieracavalli, evento internazionale strategico per la promozione del comparto. Per questo la presenza del Ministero è molto forte qui in fiera, nel padiglione 2 e nel padiglione 3, proprio per dare questo segnale di ripartenza e positività verso il futuro”.
Il presidente della Regione Luca Zaia ha ricordato che a Veronafiere è rappresentato un comparto strategico dal punto di vista agricolo, allevatoriale e genetico.