La rabbia del governatore: “Telefonate inquietanti. Si chiarisca…” Ore decisive al governo per capire se dopo il 25 aprile si riprenderà a lavorare

Dalle intercettazioni emerse nell­’ambito dell’inchiesta sulla mancata istituzione della zo­na rossa nella Bergamasca du­rante la prima ondata di Covid pare che nel rapporto della sede di Venezia del­l’Or­ga­nizzazione mondiale della Sanità sia stato imposto il silenzio sul buon operato del Ve­neto e del governatore Lu­ca Zaia. Il quale, durante la conferenza stampa nella se­de della Protezione Civile di Marghera, ha commentato: “Se è vero quello che dicono i giornali è un fatto inquietante, ma non perchè ci sono di mezzo io ma perchè stanno parlando di pandemia, di mor­ti e di contagi, cioè dell’incubo che abbiamo subito. Io, Fran­cesco Zambon (autore del report sulla prima risposta dell’Italia alla pandemia di Covid, ndr) l’ho conosciuto do­po la pandemia” ha precisato il governatore facendo riferimento al medico veneto che ha denunciato le presunte pressioni all’interno del­l’Oms e fino allo scorso 31 marzo, è stato coordinatore della stessa organizzazione per le Regioni per l’emergenza Covid. “Non vorrei che fosse stato penalizzato perché veneto e dipendente anni fa della Regione.

Sono stato criticato a marzo dell’anno scorso per aver chiesto cosa diceva l’Oms, ora i nodi vengono al pettine e mi pare chiaro che sia necessaria una bella rimescolata”.

RIAPERTURE

“Linee guida? Vedo la polemica sui due metri nei ristoranti, capite che 2 metri un ristorante si chiude, non si apre. Ma si è per lo meno dato un se­gnale con le palestre, le scuole di danza, le piscine. Sia chiaro che non è un liberi tutti e bisogna essere consci che questo virus è inclemente. Dal primo maggio è verosimile che qualcosa cambierà. Anche se siamo con dati da zona gialla ma, per decreto, dobbiamo restare in arancione fino a fine mese, ma è lecito pensare che per maggio non ci sarà più il sistema delle zone o ci sarà un ‘tagliando”’al sistema”.

BOLLETTINO

Sono 906 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, ossia il 2,54% sui tamponi effettuati, ampiamente al di sotto della media nazionale. Sono 1.870 i ricoverati, -86. 1.609 (-75) in area non critica e 262 (-5) in intensiva e 23 i morti. “Rispetto al­l’algoritmo”, ha evidenziato Zaia, “stiamo scendendo, ma non così velocemente nelle terapie intensive come ci au­guravamo”.

VACCINAZIONE

“Ieri abbiato effettuato 22.222 vaccini e continuiamo ad anare avanti. Il 90% circa degli over 80 è vaccinato, il 5 per cento degli over 80 non si vuole vaccinare, il target 358.540 di over 80. Siamo arrivati al fondo del barile con la ricerca perché siamo ai numeri piccoli. Il 60% degli anziani tra i 70 e 79 anni sono vaccinati con la prima dose. In totale sono 449.443”.

CALENDARIO

“Adesso dobbiamo avere vac­cini, siamo un esercito con poche munizioni, con il motori al minimo facciamo 30mila vaccini, al massimo arriviamo a 80mila. Ci serve programmazione nell’arrivo dei vaccini. La prossima settimana daremo il calendario di vaccinazione per età”.
Ieri sera, su Rete4 al Dritto e Rovescio, Zaia ha affermato: “Al governo cominciano a pensare che la gente deve tornare a vivere. Vedo un’estate di normalità”.