La Regione “premia” il Comune. Ecco 90 mila euro per la mensa L’assessore Lerin: “Anche questo per aiutare chi è in difficoltà”

L’attuale servizio di mensa scolastica fornisce, quotidianamente, piatti di alta qualità sul tavolo di tutte le scuole dell’infanzia e delle scuole primarie a tempo pieno e due volte a settimana per quelle a tempo modulare compresa la secondaria di primo grado. Dall’anno scolastico 2020-21 la scuola secondaria di primo grado del territorio ha adottato un nuovo orario scolastico con due pause per la merenda e quindi senza servizio mensa.
L’attenzione per una sana e corretta alimentazione è alla base della gestione di questo servizio rinnovato nel corso degli anni per l’elevata qualità delle materie prime utilizzate e per la cura verso l’equilibrio alimentare. I menù proposti, condivisi con l’amministrazione e con la commissione mensa, forniscono agli utenti del servizio l’alternanza di sapori e profumi scelti in base alla stagionalità dei prodotti.
La Regione Veneto attraverso un fondo nazionale dedicato alle “attività finalizzate alla riduzione dei costi dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica” ha comunicato all’ufficio preposto il riconoscimento del contributo riguardante il servizio mensa scolastica biologica erogato nel corso dell’anno scolastico 2018-19 per un importo complessivo di euro 92.556,75. Il numero dei pasti erogati per l’anno scolastico di riferimento sono stati 131.256 (asilo nido comunale 8.791, scuole delle infanzie: 41.553, scuole primarie: 79.055 e una scuola secondaria di primo grado 1.857).
L’istruttoria per richiedere il contributo previsto dal fondo nazionale per le stazioni appaltanti che si aggiudicano i servizi di mensa scolastica biologica presso le scuole del territorio, viene compilata e presentata ogni anno con il fine di poter beneficiare di cifre simili anche in futuro.
L’importo sarà erogato alla ditta Euroristorazione che ha già avuto indicazione dall’Assessore all’Istruzione Debora Lerin di presentare un piano specifico di rimborso che l’Amministrazione valuterà al fine di poter scegliere se ridurre la quota del costo per pasto oppure se consentire la gratuità per tutte le famiglie per un determinato periodo circoscritto all’esaurimento del contributo ricevuto.
“L’Amministrazione comunale -interviene l’Assessore all’Istruzione Debora Lerin- ha posto in essere, durante i mesi di emergenza epidemiologica, ogni azione utile in termini economici che potesse ridurre le difficoltà delle famiglie con i figli in età scolare. Quest’anno, ricordo, che è stato già assorbito, dall’Amministrazione, metà dell’aumento del costo del pasto e questo ulteriore contributo permetterà, ancora una volta, di contenere gli esborsi a carico delle famiglie”.