La Rondine vola sul Teatro Filarmonico Stefano Vizioli firma un allestimento che colloca la storia nella Parigi del 1950

Fondazione Arena di Verona omaggia Puccini nel suo centenario con La Rondine, l’opera che amò di più, nata come un’operetta e diventata uno spettacolo brillante e disincantato, in equilibrio tra commedia lirica e dramma moderno, sorrisi e lacrime.
La Rondine è tornata in scena domenica al Teatro Filarmonico con un grande successo per il giovane cast di talenti al debutto nei rispettivi ruoli, dopo ben ventidue anni dall’unica presenza del titolo nei cartelloni veronesi. Repliche mercoledì 21 febbraio alle 19, venerdì 23 febbraio alle 20 e domenica 25 febbraio alle 15.
Opera sperimentale, in bilico tra operetta viennese (da cui venne il soggetto di Willner e Reichert) e dramma moderno, La Rondine nacque su libretto del veronese Giuseppe Adami già prima della Grande Guerra, per vedere la luce a Montecarlo solo nel 1917. Da allora il suo cammino fu tortuoso, e Puccini, perennemente alla ricerca della perfezione, creò almeno tre versioni differenti con altrettanti finali diversi: nella sua concezione originale, dopo l’unico precedente di ventidue anni fa, il titolo torna finalmente a Verona nel centenario del compositore, scomparso nel 1924 mentre lavorava a Turandot.
La nuova BCC Veneta, in continuità con BCC di Verona e Vicenza, si conferma main sponsor della Stagione Artistica 2024 del Teatro Filarmonico.
Prosegue anche la ricca programmazione di Arena Young 2024, spettacoli, incontri e iniziative per bambini, studenti, famiglie, personale di scuole, università, accademie. Dopo l’Anteprima, per la rassegna Andiamo a teatro, il mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni infrasettimanali al Teatro Filarmonico e partecipare al Preludio un’ora prima dello spettacolo