LAMACART E MUSEO NICOLIS UNA PASSIONE PER IL RECUPERO Porte aperte agli studenti delle scuole della provincia per la campagna di comunicazione per il riciclo di carta e cartone

Li accomuna “la passione per il recupero, in tutte le sue forme”,  così il Museo Nicolis di Verona ha deciso di condividere, con il Gruppo Lamacart, leader europeo nella lavorazione della carta da macero, l’iniziativa “Riciclo aperto” che Comieco (Consorzio Nazio­na­le Recupe­ro e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica) promuove in tutta Italia il 26, 27 e 28 aprile 2017. L’iniziativa che apre le porte degli impianti della filiera del riciclo di carta e cartone a scuole, cittadini, istituzioni, media e a tutti coloro che sono interessati a capire, assistendo in diretta alle varie fasi del processo industriale, cosa succede a carta e cartone una volta conferiti negli appositi contenitori, con l’obiettivo di far scoprire a tutti il valore industriale del riciclo, le professionalità e le tecnologie utilizzate e rassicurare i cittadini sull’utilità del loro impegno quotidiano nel fare la raccolta differenziata. Il progetto educativo e di sensibilizzazione del pubblico è stato coronato dal grande successo nelle edizioni precedenti, con migliaia di visitatori di tutte le età:  per questo il Museo Nicolis e Lamacart hanno deciso di mettere in campo congiuntamente le proprie forze, riconfermando il proprio impegno non solo nei rispettivi settori di attività, ma anche come promotori di campagne educative per un ambiente più tutelato e una migliore qualità della vita. Per sottolineare il valore del “recupero” anche il Museo Nicolis, la cui sede è a poca distanza da quella di Lamacart,  ha aperto le sue porte nella mattinata di ieri, 26 aprile per accogliere gratuitamente il pubblico delle scuole aderenti all’iniziativa. “Un’ occasione da non perdere, per vedere in casa Lamacart come e dove finiscono la carta e il cartone che ogni giorno raccogliamo in modo differenziato e, al Nicolis, le splendide testimonianze dell’eredità industriale italiana” afferma Silvia Nicolis, presidente del Museo.