L’appello: “Noi, a scuola sempre in ritardo: basta” Genitori e studenti scrivono a sindaco e Atv: “Dovete porre fine ai nostri disagi quotidiani”

Tra ingorghi, cantieri, traffico congestionato, manifestazioni, arrivare in orario a Verona è diventato quasi impossibile se ci si sposta in auto. E ancora peggio se ci si deve recare a scuola. Per questo un nuovo comitato di Cittadini e genitori del gruppo “A scuola sempre in ritardo!” ha scritto una lettera aperta per denunciare la situazione “tragica della viabilità” e per chiuedere interventi urgenti al Comune e ad Atv. “La realtà quotidiana veronese è diventata ormai paradossale: chi sceglie di viaggiare con l’autobus rischia di rimanere a piedi o di arrivare a destinazione con qualche ora di ritardo; questo è quello che accade quotidianamente alle migliaia di studenti veronesi che devono recarsi a scuola.Nonostante i ragazzi si sveglino sempre prima, arrivano a scuola sempre dopo.Gli autobus che passano dai vari paesi delle provincia, già prima delle 7 del mattino non si fermano perché sono già oltremodo pieni, essendo gli studenti già ammassati fino alla massima capienza anche dei posti in piedi”. Gli studenti e studentesse che dalla provincia devono arrivare in città per le lezioni fanno fatica a rispettare i tempi. “Il servizio di trasporto pubblico Atv ha dichiarato, qualche tempo fa, che vi è una carenza di autisti ma il problema pare non essere risolto dato che ad oggi la situazione è sempre la stessa. Tornando al viaggio, anche per i più “fortunati” che in qualche modo riescono a salire sul mezzo, l’epopea quotidiana non termina qui, trovandosi a dover viaggiare per un lasso di tempo troppo lungo per percorrere distanze anche brevi, a causa delle troppe strade non percorribili data l’apertura in contemporanea di più cantieri che non consentono ai veicoli di scegliere percorsi alternativi”. Quindi, “migliaia di cittadini veronesi sono imbottigliati nel traffico per ore, tutti i giorni, ormai da mesi, e il risultato di questa modifica della viabilità che, ripetiamo, non consente percorsi alternativi per arrivare in centro, si riversa sui cittadini di tutta la provincia, causando non pochi disagi, in primis i continui ritardi a scuola dei ragazzi che spesso, ritrovandosi a piedi e in estremo ritardo, chiamano i genitori chiedendo di essere trasportati a scuola con uno scooter (sempre per i più “fortunati”). Una buona parte degli studenti inoltre, frequentando una scuola che non si trova nelle immediate vicinanze del centro o della stazione, si trovano a dover salire su un secondo autobus che rimane anch’esso imbottigliato nel traffico per un tempo indefinito e molti scelgono di correre con lo zaino in spalla per raggiungere la scuola a piedi: arriveranno in ritardo ma, probabilmente, sempre prima dell’autobus.Data la situazione e le considerazioni di cui sopra si chiede al sindaco Damiano Tommasi e all’Azienda Trasporti Verona di attivarsi immediatamente per porre fine a questi disagi, rivolgendo primaria attenzioneagli studenti che hanno il diritto di arrivare a scuola in orario.Siamo a ricordare che l’impossibilità a frequentare le lezioni causa terzi risulta, all’atto pratico, una violazione del dirittoallo studio dei nostri ragazzi ai quali non è assicurata la fruizione completa del tempo scuola(a maggior ragione se il titolare di tale diritto è nella fascia età della scuola dell’obbligo). Ricordiamo inoltre che i fruitori del servizio pagano un biglietto (in questo caso specifico un abbonamento annuale) e hanno il diritto di usufruirne in modo completo e non a giorni o ad orari alterni”.

“I ritardi minano il diritto allo studio”

Chiesta la condivisione anche dei dirigenti scolastici. Gli ingegneri: “Ridurre le auto”

Si chiede inoltre di voler concedere entro 7 giorni un incontro un incontro con i rappresentanti del gruppo scrivente (mail ascuola.sempreinritardo@gmail.com ) E a tutti i sindaci della provincia di Verona e a tutti i Dirigenti Scolastici, al Provveditorato agli studi di Verona nella persona del Dott. Sebastian Amelio si chiede poi di mantenere l’attenzione riguardo questi disagi di tutti i cittadini della provincia di Verona, in particolare degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Di appoggiare e fare loro il nostro appello. Di voler partecipare all’incontro sopra richiesto che vorranno concedere il Sindaco di Verona Damiano Tommasi e i rappresentanti dell’azienda Atv. C’è anche una petizione in tal senso che si può sottoscrrivere al link https://chng.it/jH9Ykd8SrL. Il tema della mobilità è stato proprio al centro di un recento convegno degli ingegneri dove è emerso come deve assolutamente cambiare il modo di spostarsi dei veronesi. Tommaso Ferrari, assessore alla Mobilità del Comune di Verona ha sottolineato: “La mobilità nella nostra città è un tema centrale e critico. Dobbiamo investire di più sull’intermobilità per dare ai cittadini alternative al mezzo privato per spostarsi. Serve un rafforzamento del trasporto pubblico, e i cantieri della filovia sono in questo senso,  e dall’altra parte una grande infrastrutturazione per una rete ciclabile sicura. Dobbiamo offrire valide alternative per spostarsi in città: ne va della qualità urbana, della salute e di una mobilità più efficiente”. Molto chiaro l’intervento di Francesco Seneci, ingegnere trasportista e componente Commissione Trasporti e Viabilità dell’Ordine degli Ingegneri. “Abbiamo la necessità di modificare il paradigma della mobilità: – ha spiegato Seneci – da un modello autocentrico ad un modello multimodale. Per fare questo servono nuove politiche e nuovi comportamenti. Sono necessarie politiche di incentivo all’uso di mezzi diversi dall’auto e a nuovi modi di fruire dell’auto (car pooling, car sharing) necessariamente abbinati a forme di disincentivi all’uso dell’auto. Non è più possibile pensare di risolvere i problemi e le disfunzioni dei sistemi di mobilità della nostra città inseguendo la domanda di spostamenti in auto con incremento dell’offerta: è provato che tale scelta provoca ulteriore aumento della domanda ricreando altrove le medesime criticità”.