“Non può che destare preoccupazione lo stato di paralisi dell’ex ospedale Chiarenzi, tra servizi eliminati e ristrutturazioni mai effettuate. La Regione intervenga sul Comune per accelerare l’iter dei lavori necessari e garantire così il diritto alla salute e all’assistenza, altrimenti la dismissione sarà inevitabile”. A rilanciare l’allarme è Anna Maria Bigon, consigliera del PD, con un’interrogazione in cui denuncia la grave situazione del nosocomio di Zevio e l’inerzia dell’amministrazione locale.
“Il comodato d’uso non sta funzionando, è evidente.
Nell’ottobre 2015 il Comune ha ottenuto dalla Giunta Zaia l’usufrutto gratuito dell’edificio per 30 anni, senza che la cittadinanza ne abbia tratto beneficio. I fatti parlano chiaro: dismessi o fortemente ridotti una serie di servizi, dalle ambulanze alla radiologia fino vaccinazioni, mentre i 40 posti di residenza psichiatrica destinati a Zevio resteranno a Marzana a tempo indeterminato, come da delibera dell’Ulss Scaligera, visto che gli spazi nell’ex ospedale di Zevio non sono pronti; per non parlare poi dei 30 posti di ospedale di comunità e dei 10 di hospice. Come se non bastasse c’è anche il trasloco, atteso da anni, della Casa albergo per anziani e che invece continua a slittare con inevitabile disagi per gli ospiti”.