Le proposte di Traguardi e la nuova “cabina di regia” La neo insediata commissione temporanea per il coronavirus

«È un risultato importante, ottenuto grazie al senso di responsabilità delle opposizioni e al nostro appello alla maggioranza, per una gestione collettiva della ripresa» commenta soddisfatto Tommaso Ferrari, membro della neo-insediata Commissione temporanea “Emergenza Coronavirus” che il momento Traguardi aveva reclamato fin dai primi focolai dell’emergenza, rendendosi disponibile a ritirare gli emendamenti al bilancio per liberare risorse più rapidamente. «Ora dobbiamo metterci al lavoro: si inizierà da questa settimana, ma Traguardi in questi mesi di lockdown non ha interrotto la sua attività di contatto costante con i veronesi. Tante dirette con esperti su Facebook, Instagram e YouTube, per tenere informati i cittadini sull’emergenza, ma anche un’indagine approfondita dei settori più esposti, da cui sono scaturite alcune delle proposte che presenteremo in commissione».«Il commercio al dettaglio, e la ristorazione in particolare, hanno pagato un prezzo immane a questa crisi. Si rialzeranno, ne siamo sicuri, ma le istituzioni devono dare una mano. Proponiamo che il Comune offra ai proprietari di immobili sgravi IMU, anche pluriennali, se decideranno di sospendere o ridurre gli affitti. In sostanza, per i contratti commerciali registrati prima del 1 febbraio 2020, il Comune sconta al proprietario lo stesso valore che il proprietario sconta all’attività in affitto. Accanto a questo, una parola: semplificazione. Proponiamo una finestra di tempo, almeno fino a fine anno ma estendibile in base agli eventi, con procedure semplificate per l’autorizzazione di nuovi plateatici, anche più distanti dai locali rispetto a quelli ordinari, e la possibilità di organizzare piccoli eventi con musica – nel rispetto delle norme della Fase 2 – in deroga rispetto ai regolamenti attuali. Meno carte e meno vincoli, per una città che torni a vivere, ma senza anarchia!». «Infine, la cultura, un settore sfaccettato ma accomunato da contratti spesso precari e bilanci sempre risicati, che la crisi rischia di spazzare via. Un settore in cui bisogna investire, senza esitazioni, anche per rimettere in moto il turismo».