LE PROVINCE RESTANO NEL LIMBO Dopo le polemiche Cinquestelle - Lega

“Serve al più presto aprire un’ampia riflessione per decidere il loro destino, i loro ruoli e competenze. La disastrosa riforma del Partito Democratico ha reso le Province incapaci di operare al meglio, umiliando e prendendo in giro cittadini e migliaia di lavoratori che ancora vi lavorano con impegno e dedizione su tutto il territorio nazionale. Lavoratori caduti, per colpa del Giglio magico, nel limbo e che stanno vivendo una situazione professionale dal futuro incerto. Le province esistono in Costituzione, si decida quindi al più presto se abolirle definitivamente o se farle ritornare ad offrire con maggiore efficienza ed operatività servizi ai cittadini e alle comunità”. Così il consigliere regionale di Centro Destra Veneto e fondatore di Verona Domani Stefano Casali commenta la querelle di questi giorni che vede i 2 azionisti di Governo, Lega e 5 Stelle, discutere animatamente sul ruolo e sul destino delle Province italiane. “Come affermano giustamente alcuni ministri leghisti la riforma Renzi- Delrio non ha per nulla azzerato né spese, nè poltrone, ma ha limitato e ostacolato le funzioni di questi importanti enti che garantivano e pur con mille difficoltà continuano a garantire alla collettività, servizi a strade, scuole, turismo. Senza dimenticare che in anni di “profondo statalismo” e accentramento di poteri e decisioni nei palazzi romani, le Province rappresentavano un prezioso punto di collegamento tra il cittadino e le amministrazioni locali, quando molto spesso Comuni e regioni si mostravano lontani e non funzionali alle reali esigenze dei territori, soprattutto quelli più periferici e lontani dai grossi centri abitati. Compiti che adesso sono in carico molto spesso alle regioni che hanno già ereditato molte funzioni una volta gestite dagli enti provinciali. Quando i 5 Stelle parlano di sprechi, poltronifici ed ulteriori costi legati alla Pubblica amministrazione, dovrebbero prendersela con l’ex governo PD che, sbandierando false soluzioni in modo demagogico, ha privato la collettività di servizi utili, senza abolire le spese. una corretta e sana gestione di un ente, intermedio o meno, – conclude Casali – potrebbe rappresentare un aiuto concreto per centinaia di sindaci ed i loro territori. L’attuale governance della Provincia scaligera guidata dal presidente Manuel Scalzotto, nonostante i danni e le limitazioni ereditate da Renzi, riesce comunque a dimostrarsi efficiente ed operativa”.