Lettere al direttore. Verona vive sui gioielli del passato Quanti edifici vuoti sono sprecati

Egregio direttore, la nostra bellissima città continua ad attirare frotte di turisti italiani e stranieri grazie a monumenti e luoghi di pregio che ci sono stati tramandati da secoli. Penso a Castelvecchio, all’Arena, al balcone di Giulietta, a piazza Erbe. Da anni non c’è una novità, non è stato creato un motivo in più per venire a visitare Verona nonostante la città presenti tantissimi spazi ed edifici da valorizzare. A parte Eataly, con il restauro della Rotonda i Zai, non si è visto altro. Speranze perdute? Franco Spalletti

Cerchiamo di non disperare ma è davvero difficile essere ottimisti, di fronte a una realtà difficilmente contestabile e agli anni trascorsi inutilmente per raggiungere qualche obiettivo nuovo. Pensiamo a quanti edifici monumentali e storici sono ancora vuoti. Per esempio Castel San Pietro, in attesa degli ultimi allestimenti per diventare museo. E’ stato ugualmente aperto da Fondazione Cariverona per qualche evento straordinario nel cantiere. Così come sono vuoti tra piazza Erbe e cortile del Tribunale i locali del Palazzo del Capitanio, ristrutturato e tirato a lucido ma inutilizzato. Abbiamo talmente tanti spazi a disposizione che c’è l’imbarazzo della scelta: che cosa metterci dentro? Abbiamo poi l’ex Arsenale dove si stanno sistemando i tetti prima ancora di aver deciso che cosa metterci dentro. Quali saranno le sue funzioni? Ci sono poi ex caserme di proprietà del Demanio che stanno cadendo a pezzi e potrebbero diventare una risorsa per la città. Ci sono i palazzi ex Unicredit in via Rosa e via Garibaldi dove si attende il via libera per un albergo di lusso, il Marriott. E non dimentichiamo Palazzo Bottagisio a Porta Leoni, che dovrebbe diventare un hotel-suite. E soprattutto abbiamo Castelvecchio, museo prezioso restaurato da Carlo Scarpa che attende di diventare il “Grande Castelvecchio”, conquistando gli spazi che oggi sono in uso al Circolo Ufficiali. Sarebbe già tutto pronto per trasferire i militari in un altrettanto prestigioso edificio e regalare a Castelvecchio spazi per foresteria, ristorante e servizi adeguati a un museo europeo. Il tema era nel programma del sindaco Tommasi, ma lì per ora è rimasto.