L’extralbergiero fattura 7,5 milioni Grazie agli accordi con le categorie e con Benchmark è possibile una mappatura di posti letto

Boom dell’offerta turistica extra alberghiera in provincia di Verona durante le vacanze natalizie con un aumento dei prezzi del 33% rispetto al 2022, 15 mila posti letto a disposizione e oltre 4mila strutture recettive iscritte ai portali Airbnb, Booking e Vrbo, che generano ricavi per 7,5 milioni di euro.
E’ quanto emerge da un’analisi dell’Osservatorio Turistico Verona Garda della Destination Verona&Garda Foundation (Dvg Foundation) che mappa strutture e flussi turistici nella provincia di Verona sia per il comparto alberghiero ma, questa è la novità, anche per i camping e all’extralberghiero.
“Siamo davanti a un nuovo modo di intendere la diffusione dei dati che riguardano il turismo nella provincia di Verona e nei territori di riferimento della Fondazione – dichiara il presidente della Dvg Foundation, Paolo Artelio.
Di comune accordo con i Presidenti delle categorie di riferimento – Giulio Cavara per Federalberghi Verona, Ivan De Beni per Federalberghi Garda Veneto e Alberto Granzotto per Faita Federcamping – abbiamo avviato un percorso che porterà benefici di lettura e comprensione del fenomeno turistico non solo a livello comunicativo ma anche strategico”.
Grazie infatti agli accordi raggiunti con le categorie di riferimento e ai partner tecnologici, come Benchmark, è oggi possibile avviare un percorso di monitoraggio e una mappatura fino al 50% dei posti letto a disposizione.
Intanto, nel periodo natalizio, il numero delle disponibilità di proprietà extralberghiere presenti sui principali portali (Airbnb, Booking, VRBO) si è attestato su numeri superiori alle 4 mila unità, il 19% in più rispetto allo stesso periodo del 2022 e poco sopra i numeri del 2019 (2%) per un totale di posti letto di quasi 15 mila unità a disposizione. Significativi gli aumenti della tariffa media giornaliera che nel 2023 si è attestata sui 175 euro, ben il 33% in più rispetto al 2022 e un ragguardevole 83% in più rispetto al 2019.
Considerando una permanenza media di quasi 3 notti e di una booking window di quasi 40 giorni, il totale di revenue generato dal comparto si attesta sui 7 milioni e mezzo di euro. Tra le nazionalità Top Ten Visitors straniere – in base alle recensioni di chi ha soggiornato – troviamo Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti.
Lo Iat di Verona – Ufficio di Informazione ed Accoglienza Turistica – è quello che ha visto più passaggio di persone: a dicembre più di 8500 persone sono effettivamente entrate in ufficio, circa il 10% in più rispetto al 2022 e oltre cinquecento le mail di richieste giunte nel solo mese di dicembre. Tra le domande più frequenti quelle legate ai mercatini, alla Verona Card, ai parcheggi e alla disponibilità di strutture ricettive, fino ai grandi classici – Arena, casa di Giulietta, Musei – e gli eventi e i fuochi di Capodanno.