L’Hellas nella “zona calda” pensa all’Inter Ancora una volta è stato Verdi con il suo sinistro a togliere le castagne dal fuoco

Quella con la Cremonese era la classica partita da vincere. Dopo la sconfitta casalinga subita dallo Spezia nel match casalingo con il Monza, un successo a Cremona avrebbe consentito ai gialloblù
di mettere la testa fuori dalla cosiddetta “zona calda” per la prima volta in questa stagione, operando il tanto atteso sorpasso proprio nei confronti della formazione ligure. Contro la squadra di Ballardini, invece, la prestazione del Verona è stata inaspettatamente inferiore alle aspettative. Terminata in svantaggio la prima frazione di gara, dopo quarantacinque minuti privi di idee e della necessaria verve agonistica, le cose sono andate qualcosina meglio nella ripresa. A togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato ancora una volta Simone Verdi, mettendo in rete il pallone del pareggio con un pregevole sinistro al volo. I tre punti erano l’obiettivo ma il pari non è comunque un risultato da buttare. Una sconfitta sarebbe stata peggio.

CHI SALE

Il protagonista assoluto è stato il solito Simone Verdi. Il fantasista gialloblù, dopo la prestazione del
turno precedente con il Bologna, si è ripetuto confermandosi l’attuale valore aggiunto della formazione di Zaffaroni. Dopo un primo tempo passato dietro le quinte, nella ripresa si è caricato sulle spalle la squadra con il consueto repertorio fatto di assist e azioni person li, fino al gol che a un quarto d’ora dal termine ha consentito al Verona di rimettere in piedi il risultato. I meriti del risultato positivo, tuttavia, vanno spartiti anche con Lorenzo Montipò. Il portiere gialloblù, sempre più determinante, ci ha messo i suoi provvidenziali guantoni, evitando in ben due occasioni il
potenziale secondo gol della Cremonese. In particolare merita particolare menzione l’intervento effettuato sul colpo di testa di Dessers quando mancavano meno di due minuti al triplice fischio. Se il pallone fosse entrato saremmo probabilmente qui a parlare di una pesantissima sconfitta. Meglio
così. Per fortuna.

CHI SCENDE

Nel calcio capita di sbagliare. Questa volta è successo a Fabio Depaoli che con un retropassaggio suicida ha servito su un piatto d’argento un assist d’oro a Okereke, il quale non si è certo fatto
sfuggire l’occasione di mettere la palla nel sacco. Succede anche ai migliori di combinare degli errori quindi giusto anche non buttare la croce addosso al giocatore. L’importante è che questo rimanga un incidente di percorso perché non sempre c’è il Verdi di turno a sistemare le cose. Qualche perplessità hanno destato anche le scelte iniziali di Zaffaroni che ha preferito Kallon – autore alla fine di una prova decisamente incolore – al ben più collaudato Duda. In mezzo al campo manca poi una valida alternativa a Veloso, ultimamente usato part-time. Senza il capitano, è un dato di fatto, le idee scarseggiano. Per vincere le partite, inoltre, servirebbe anche qualche soluzione alternativa oltre alla ricerca quasi spasmodica delle “spizzate” di Djuric. Infine, dopo l’espulsione di Quagliata, andava probabilmente gestita meglio l’acquisita superiorità numerica.

Enrico Brigi