LIRICA, ACCORDO RAGGIUNTO VENERDì C’E’ CARMEN

Tutti i settori della Fondazione Arena hanno approvato l’accordo sottoscritto l’altra sera dai sindacati Cgil, Cisl, Uils e Fials con la direttrice operativa Francesca Tartarotti sul piano di risanamento definito dal commissario Carlo Fuor­tes. L’intesa è stata accolta a larghissima maggioranza (con voto per alzata di mano e quindi palese, mentre il precedente referendum era stato a votazione segreta) dall’orchestra, dal corpo di ballo, dai tecnici e dagli amministrativi dell’ente lirico areniano.Ora la Fondazione potrà accedere alla procedura per la legga Bray sulla fondazioni lirico-sinfoniche in crisi. Ciò significa che – già garantita la stagione estiva in Arena, che inizierà venerdì prossimo con Carmen – Fuortes ora presenterà il piano al ministero dei Beni culturali e ai revisori dei conti per il definitivo accesso ai contributi previsti dalla Legge Bray per le fondazioni lirico-sinfoniche. Su tutti, la possibilità di rinegoziare i mutui bancari con un tasso di interesse dello 0,50 per cento, per 30 anni, praticato dalla Cassa depositi e prestiti. Il commissario – anche sovrintendente al Teatro dell’Opera di Roma – aveva posto come ultimatum domenica: o approvazione dell’accordo, da parte di sindacati e lavoratori, o messa in liquidazione dell’ente. È andata nel primo caso. Suonino le trombe…