L’iter del suicidio assistito appello a Zaia: fate presto La signora “Gloria” attende nuove verifiche

Palazzo Balbi

Appello della signora “Gloria” (nome di fantasia), 78 anni, per il suicidio assistito finito in una fase di stallo.
E’ la seconda cittadina veneta dopo Stefano Gheller a ottenere il via libera per l’aiuto alla morte volontaria ha ricevuto la comunicazione dall’Asl sulla necessità di una ulteriore valutazione prima della consegna di strumentazione e farmaco, ma resta l’incognita sulle tempistiche.
Questo il testo del messaggio inviato: “La mia azienda sanitaria ha accertato che possiedo i requisiti per accedere all’aiuto alla morte assistita. Dall’azienda sanitaria il 6 luglio i miei avvocati sono stati avvisati che dovranno effettuare nuove verifiche sulla mia condizione; abbiamo risposto con piena disponibilità chiedendo che tutto si svolgesse entro il 12 luglio. Ma a oggi nulla. Sono qui, vi aspetto. Il tempo non passa mai quando si attende, aspetto una vostra telefonata, passo il tempo a guardare fuori dalla finestra se arriva il postino con una raccomandata come la prima volta che avete effettuato le verifiche. Se volete verificare che sia ancora capace di autodeterminarmi e di autosomministrarmi il farmaco. Il cancro purtroppo ancora c’è, quello procede ogni giorno e io sto sempre peggio. Avrei voluto che scomparisse ma invece ogni giorno sono più debole e con meno respiro, e se ritardate ancora potrei perdere la possibilità di dire basta alla sofferenza prima che la mia malattia mi porti in condizioni cui non voglio arrivare. Chiedo ai responsabili dell’azienda sanitaria e al Presidente della Regione di fare presto. Fate presto.”
Gloria, malata oncologica veneta, ha ricevuto il 6 luglio una comunicazione da parte dell’azienda sanitaria sulla necessità di effettuare nuove verifiche sulla sussistenza dei requisiti, prima della consegna del farmaco e di quanto è necessario. Tuttavia, questa comunicazione non ha finora avuto seguito con l’individuazione di una data certa.
Il Veneto è la prima Regione d’Italia ad aver raggiunto la soglia delle firme necessaria per poter portare la proposta di legge regionale sul “suicidio assistito” in Consiglio regionale.