Lo spettacolo sulla società del lavoro e del capitale

Sabato 4 novembre alle 21 e domenica 5 novembre alle 17 al Teatro Laboratorio (Lungadige Galtarossa 22/A) è di scena “Non mi serve niente”, uno spettacolo che indaga la condizione sommersa dei molti che sono senza voce.
Il personaggio è un’operaia che vive nella routine della fabbrica una serie di vicende personali che parlano della sua vita sia nella fabbrica che fuori: la sua vita sentimentale e affettiva, la sua rivendicazione anche sociale all’interno della comunità, il rapporto con il padre. Lo spettacolo procede per quadri. Ogni quadro ha un argomento legato ad alcuni scritti che raccontano le dinamiche del lavoro, il tema dell’alienazione e del potere del capitale sul lavoro.
Quale umanità e quale costo umano si celano dietro il divario di una società che ha definito il concetto di lavoro e di valore in termini di ragioneria sociale? Per rispondere a questa domanda Manlio Marinelli ci offre un testo che scandaglia l’umanità alienata e silenziosamente dolente della società contemporanea, quella società cosiddetta liquida che è invece al contrario un pantano opprimente dentro cui si gioca la più formidabile macelleria esistenziale degli ultimi cinquant’anni.
Lo spettacolo è una produzione di Teatro Libero con testo di Manlio Marinelli, regia di Luca Mazzone. Tra interpreti in scena Antonella Delli Gatti, in voce off Massimiliano Lotti. I costumi sono di Roberta Barraja. Il paesaggio sonoro, foto e video saranno curati da Giulia Mastellone.