LO “YOM KIPPUR” IN BORGO VENEZIA

Nella ricorrenza di Yom kippur “Giorno dell’espiazione”, si è tenuta questa mattina al Cimitero ebraico, in via Antonio Badile, in Borgo Venezia, la cerimonia di commemorazione del benefattore veronese Achille Forti e della medaglia d’oro al valor militare Rita Rosani. Presente l’assessore Anna Leso che, in rappresentanza dell’Amministrazione co­munale, ha ricordato il forte impegno e responsabilità sociale dimostrati dalla famiglia Forti nei confronti della città.La cerimonia è proseguita con la deposizione di una corona di fiori sulla tomba della triestina Rita Rosani, partigiana ebrea appartenente alla Banda armata dell’Aquila, medaglia d’oro al valor militare, uccisa il 17 settembre 1944 in uno scontro con ii nazisti sul Monte Comun a Negrar. E’ toccato all’assessore Anna Leso, presente in rappresentanza dell’Amministrazione co­mu­nale, a ricordare il forte impegno e responsabilità sociale dimostrati dalla famiglia Forti nei confronti della città. “Uno straordinario esempio di vicinanza alle necessità del prossimo”, ha sottolineato Anna Leso, “concretizzatosi nell’importante lascito riconosciuto al Comune a favore di opere sociali ed umanitarie. Un dono offerto alla comunità veronese che, ancora oggi, consente il realizzarsi di numerose attività d’aiuto sociale”. Alla sua morte, nel 1937 all’età di 59 anni, Achille Forti, lo ricordiamo, lasciò come erede universale del suo cospicuo patrimonio il Comune di Verona perché ne disponesse in opere sociali e umanitarie. Il Palazzo dove risiedeva, Palazzo Forti, fu per sua precisa volontà trasformato in un museo dedicato alle arti, successivamente divenne sede dell’Accademia Cignaroli, e ora ospita AMO Arena Museo Opera, la prima istituzione al mondo interamente dedicata all’opera lirica nella città che è identificata con lo straordinario anfiteatro che è l’Arena, e dove dal 1913 si tengono le stagioni liriche. Deciso a concorrere all’abbellimento e al decoro della propria città, Forti lasciò poi una parte ingente del suo patrimonio anche per il  ripristino di Palazzo della Ragione, che oggi grazie alle volontà congiunte del Comune di Verona, della Fondazione Do­mus e della Fondazione Carive­ro­na, è la sede della Galleria d’Arte Moderna a lui intitolata. Rita Rosani, uccisa il 17 settembre 1944, è invece ricordata anche da una lapide posta sulla sinagoga di Verona. A 23 anni fu uccisa da un sottotenente della Guardia Nazionale Re­pub­blicana con un colpo alla testa; nel processo tenutosi nel 1945 l’ufficiale venne condannato a vent’anni di carcere, ma liberato poco dopo.

U. C.