Marmomac punta su design e lusso L’ultima edizione aveva visto oltre 1.200 aziende e registrato 47mila espositori

Marmomac, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della pietra naturale, dalla cava al prodotto lavorato, dalle tecnologie e macchinari agli strumenti, torna a Veronafiere dal 26 al 29 settembre. Alla sua 57ª edizione, Marmomac si conferma il principale hub internazionale per i protagonisti del settore: una piattaforma dove impresa e formazione professionale si incontrano, diventando luogo privilegiato per il business e l’innovazione.Nel 2022 il salone ha visto oltre 1.200 aziende espositrici e registrato 47mila operatori professionali, di cui il 63% esteri, da 132 nazioni. Partecipare a Marmomac significa conoscere le ultime tendenze del mercato, incontrando un pubblico di alto profilo e competente: clienti, partner, distributori, contractor, architetti ed interior designer da tutto il mondo.
“Oltre che per il suo profilo altamente internazionale – spiega Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere – , uno dei motivi del successo di Marmomac è la scelta di coniugare il business alla cultura del prodotto, riconosciuta come valore aggiunto universale per ogni produzione Made in Italy. Per questo Veronafiere, come organizzatore della manifestazione, ha deciso di puntare su questo vantaggio competitivo, unico e non riproducibile, anche nel sistema-marmo. Marmomac, per l’edizione 2023, incrementa quindi ulteriormente il segmento legato alle soluzioni di design, connesse al mondo dell’arredo, anche e soprattutto di lusso e del contract”.
Con questo obiettivo, la culla della sperimentazione di quest’anno sarà il padiglione 10, in cui design, architettura e cultura della pietra incontreranno il business attraverso le mostre e un fitto palinsesto appuntamenti, workshop e talk nell’area Forum. Il tema dominante è il rapporto tra la pietra naturale e le macchine, in un dialogo tra design e arte, come anche sintetizzato nella nuova immagine di campagna. L’intero spazio del padiglione 10 si svilupperà come un distretto a base quadrata, i cui assi principali si intersecano dando vita a una installazione, The Applaud: l’idea di questo progetto, curato da Giorgio Canale, è quella di esaltare il processo di creazione di un’opera, celebrando l’apporto delle macchine di ultima generazione, delle tecnologie più moderne e dell’uomo alla pietra naturale.
Raffaello Galiotto curerà invece Herbarium Mirabile, una mostra che si propone come un erbario immaginario popolato da una serie di opere artistiche in marmo ispirate al regno vegetale. L’autore trae spunto dall’affascinante varietà delle forme botaniche per creare, mediante l’uso di software e macchine a controllo numerico, una collezione di sculture fantastiche di raffinata eleganza e altissima precisione. L’obiettivo della mostra è l’esplorazione delle potenzialità dei nuovi strumenti digitali nella lavorazione avanzata della pietra naturale e lo sviluppo di questo nuovo linguaggio espressivo. La formazione accademica è affidata a Giuseppe Fallacara che per l’edizione 2023 di Marmomac meets Academies coinvolgerà università e centri di ricerca italiani ed esteri.