Mascherine e respiratori dalla Serbia A dicembre il “gemellaggio” con Cacak. In campo anche il presidente Vucic

Dopo un incredibile sequestro in dogana sono finalmente arrivati a Padova gli aiuti inviati dalla città serba di Cacak. Il consigliere re­gionale Ste­fano Valde­gamberi, promotore del progetto di un centro d’infanzia a Cacak, ha ricevuto 3 respiratori, 5 mila ma­scherine e 500 visiere. “Le relazioni e le amicizie non si improvvisano e si dimostrano fondamentali nei momenti di necessità” ha detto il consigliere. Il Co­ronavirus ha colpito profondamente anche la co­munità serba. A 100 chilometri da Belgrado in molti fanno il tifo per il Veneto. A dicembre Valde­gamberi aveva fatto visita alla scuola materna “Gim­na­zion”. I piccoli alunni serbi avevano concluso un progetto finalizzato alla co­noscenza del Veneto. At­traverso disegni, attività didattiche, giochi e poesie i bambini di Cacak, nel corso dell’anno scolastico, avevano avuto la possibilità di conoscere la nostra terra. A suggellare questo sodalizio di vicinanza e a­micizia anche un alza bandiera serbo-veneto. “Gli ami­ci serbi’ ha commentato Valdegamberi “non si so­no dimenticati di noi e grazie a Milo Nestorovic e la moglie Vesna, titolari del centro per l’infanzia e per anni cittadini veneti, è partita una vera e propria gara di solidarietà. I bambini hanno voluto raccogliere 2 mascherine ciascuno da donare ai bambini veneti. Grazie al loro entusiasmo si sono uniti benefattori privati e un rappresentante della ditta Au­to Cacak Comerce Iveco”. Milo Nestorivic ha contattato Valdegamberi e ha sensibilizzato l’opinione pubblica affinché la Serbia si attivasse ad aiutare il popolo veneto. Al suo ap­pello ha risposto, in forma privata, anche il presiden­te serbo Aleksandar Vu­cic donando 3 respiratori. A lui si è unito il Parco delle Scienze Tecnolo­giche di Cacak. “E’ dav­vero emozionante vedere che questa comunità si è prodigata per aiutare la nostra regione” ha concluso Valdegamberi. “E’ un gesto di solidarietà di cui il Veneto non si dimenticherà”.