Mash, sul trono d’Europa Passa a Belgrado, dopo il ko al Palasport e conquista la leggendaria Coppa Korac Il ricordo di Vicenzi: “Alle 3 di notte l’aeroporto era pieno di tifosi a festeggiare”

Sfogliamo il libro dei ricordi. C’era una volta la mitica Mash, capace di vincere la Coppa Korac. Era il primo di aprile del 1998. Unìimpresa straordinaria, contro ogni pronostico, dopo la sconfitta subita al Palasport. “Chi ci credeva?”. E invece, come con la Coppa Italia nel ’91, unica squadra di A2 capace di battere la blasonata Olimpia Milano alzando il trofeo al palaDozza di Bologna nelle final four, esattamente 22 anni fa, il 1* aprile ammutolì il Pioneer Belgrado battendo 64-73 la Stella Rossa e vincendo la Coppa Korac.
La partita venne trasmessa in diretta anche al Palasport di Verona, gremito dei tifosi che non erano riusciti ad affrontare la trasferta di Belgrado. E il Palasport divenne una bolgia..
Primo tempo equilibrato, poi 37-49, e 59-69 a 69” dalla sirena. La Mash difende con i denti il vantaggio dopo il -6 dell’andata (68-74 per la Stella Rossa), i serbi limano 63-71 a -12”. Keys fa 1/2 dalla lunetta, i padroni di casa non sfruttano il possesso, di Boni il 64-73 a -3”4, Bullara commette il fallo a tempo scaduto. La coppa è vinta, i due liberi dei serbi sono ininfluenti. E’ il trionfo.
“Un ricordo bellissimo” ammette paron Giuseppe Vicenzi. “Com’era stato bello vincere la Coppa Italia battendo l’Olimpia Milano, così la Coppa Korac fu straordinaria. Dopo l’andata tutti ci davano per spacciati e invece riuscimmo nell’impresa. Ricordo ancora i moltissimi tifosi veronesi arrivati all’aeroporto per accogliere la squadra di ritorno da Belgrado, alle 3 di notte. Una cosa inimmaginabile per Verona, dove esisteva solo il calcio fino a qualche anno anno prima”.

Tra gli artefici di quell’impresa, ovviamente, anche Andrea Fadini, molto più di un direttore sportivo. “Una squadra costruita bene e guidata benissimo, con giocatori forti, ma prima ancora con uomini veri. Campioni che avevano senso di appartenenza, che avevano capito il significato di un’impresa come quella che resta a distanza di anni l’unica coppa europa vinta da una squadra veronese. ll signor Giuseppe fa bene a ricordarlo, ogni tanto”.

Vicenzi si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “A volte ho la sensazione che alla Coppa Korac sia data meno importanza di quello che ha. Dello scudetto, del Verona, ad esempio, si parla spesso, com’è giusto. La stessa cosa non succede per la Mash e questo è più difficile da capire…”.
Bello ricordare anche il pensiero di Mike Iuzzolino, uno degli “eroi” di Belgrado: “Un anno prima, dopo la sconfitta col Real Madrid – disse Iuzzolino – mi ero detto, “non sei capace di vincere niente”. Invece, con la Stella Rossa fu stupendo. Vincemmo là, dopo aver perso in casa. Mi ero tolto finalmente la…scimmia dalla spalla”…

IL TABELLINO
Stella Rossa: Perovic, Bencic 8, Rakocevic 5, Stanojevic 6, Bolic 2, Topic 17, Kuzmanovic 6, Popovic 14, Miskovic 6, Topalovic 6. All. Lucic
Mash: Bullara 12, Boni 9, Iuzzolino 18, Dalla vecchia 13, Jerichow 2, Gnad 6, Brown 2, Keys 11. Soave e Savio ne. All. Mazzon.