Medea di Euripide con Laura Marinoni Lo spettacolo chiude la 75° edizione dell’Estate Teatrale Veronese. Diretto da Tiezzi

Un finale di stagione nel segno del classicismo. Sarà Medea di Euripide, diretta da Federico Tiezzi nella traduzione di Massimo Fusillo, a chiudere la 75a edizione dell’Estate Teatrale Veronese, Festival organizzato dal Comune di Verona con la direzione artistica di Carlo Mangolini. Medea la straniera. Medea la donna tradita. Medea la moglie che si vendica uccidendo i suoi stessi figli, perchè il marito Giasone non abbia alcuna discendenza.
La grande eroina di Euripide arriva a Verona interpretata con grande ricchezza di toni e straordinario vigore da Laura Marinoni. Lo spettacolo, che nei mesi scorsi ha registrato record di pubblico, sarà in scena martedì 12 e mercoledì 13 settembre, alle ore 21.15.
La regia di Federico Tiezzi si concentrerà sulle molte sfaccettature del testo, che per la prima volta nel teatro greco utilizza come motore dell’azione la passione di una donna, una passione violenta e feroce che rende Medea una donna debole e forte allo stesso tempo: forte perchè padrona della sua vita, debole perché questo la rende sola in un misto di ira e di pietà.
“Ho impostato la tragedia non come una rappresaglia individuale – spiega il regista Federico Tiezzi – ma come uno scontro fra due diverse concezioni della forza. Uno scontro fra una società arcaica e una società post industriale. Tra Ordine e Disordine. Medea è un campo di forze, dove si scontrano due modalità della violenza”.
Medea entra in scena dopo che la nutrice ha narrato come dalla Colchide (Turchia) la principessa discendente dal Sole abbia seguito Giasone a Corinto e là sia stata abbandonata per Glauce, figlia del re Creonte. Si sentono quindi lamenti e urla di Medea, mentre il coro è in scena, finchè la protagonista entra e denuncia la propria condizione, sfortunata come è in genere quella femminile. Entra Creonte e la esilia, ma lei gli strappa ancora un giorno a Corinto. Incontra quindi Giasone, cui minaccia vendetta, meglio delineata dopo un colloquio con il re di Atene, Egeo, che la ospiterà nella sua città. Dopo avere inviato a Glauce doni avvelenati, che uccideranno lei e il padre, Medea uccide i figli e nega a un Giasone annientato perfino i loro corpi, portandoli con sé sul carro del Sole, verso Atene.
Nel cast con Laura Marinoni anche Debora Zuin (Nutrice), Riccardo Livermore (Pedagogo), Roberto Latini (Creonte), Alessandro Averone (Giasone), Luigi Tabita (Egeo), Sandra Toffolatti (Il Nunzio); Francesca Ciocchetti (prima corifea) e Simonetta Cartia (prima coreuta e direttrice del coro) mentre il coro è formato da Alessandra Gigli, Anna Charlotte Barbera, Valentina Corrao, Valentina Elia, Caterina Fontana, Irene Mori, Aurora Miriam Scala, Maddalena Serratore, Giulia Valentini e Claudia Zappia; Sebastiano Caruso è il portatore di Medea, i figli di Medea sono interpretati da Matteo Paguni e Francesco Cutale.
La traduzione del testo di Euripide è di Massimo Fusillo, le scene sono di Marco Rossi, i costumi di Giovanna Buzzi, il disegno luci di Gianni Pollini, maestra del coro è Francesca Della Monica, arrangiatore coro e voci Ernani Maletta, regista assistente è Giovanni Scandella, le musiche originali del coro e del prologo sono state composte da Silvia Colasanti con la collaborazione del Coro di voci bianche del Teatro dell’Opera di Roma, assistente scenografo è Francesca Sgariboldi, assistente costumista è Ambra Schumacher, assistente arrangiamenti e coro è William Caruso, direttore di scena è Nanni Ragusa.
Nata nel 1948, per la volontà del Comune di Verona di rendere omaggio a William Shakespeare e sottolineare il legame tra il Bardo e la città scaligera, l’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto. Sponsor del Festival AGSM AIM, Banco BPM e Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello.