Mercato del lavoro, Verona al 5° posto I dati pubblicati nei giorni scorsi confermano il trend positivo: molto bene la nostra città

Nelle scorse settimane, il portale nazionale di ricerca lavoro InfoJobs ha pubblicato i dati sul mercato del lavoro riferiti al 2021 in Italia. Nonostante le conseguenze dell’emergenza sanitaria, il 2021 si è chiuso positivamente per il mercato del lavoro. Il quadro che emerge conferma i trend positivi già evidenziatisi nel primo semestre 2021, con un +29% di offerte di lavoro pubblicate dalle aziende rispetto all’anno precedente.
In cima alla classifica si conferma la Lombardia, con il 31,5% del totale nazionale delle offerte pubblicate su InfoJobs da parte delle aziende. Al secondo posto si posiziona l’Emilia-Romagna (17,2%), cui fanno seguito Veneto (14,2%), Piemonte (9%) e Toscana (6%).
Andando nel dettaglio delle province, Milano è la provincia più attiva, con il 12,2% delle offerte. A seguire, Roma e Torino con il 4,6%, poi Bergamo e Bologna con il 4,2%, Brescia (4,1%). Verona si piazza al quinto posto insieme a Modena (3,2%). Da evidenziare il miglioramento della posizione della nostra città rispetto al 2020, che la vedeva al nono posto di tale classifica.
I lavori più ricercati sono operai, produzione e qualità (25,3%), seguiti da Acquisti, Logistica e Magazzino (10,2%) e da Vendite (8,3%), Amministrazione (7,8%) ed infine Commercio al Dettaglio, GDO, Retail (7,2%).
Questo trend positivo del 2021 è proseguito anche nel 2022, soprattutto a Verona. Veneto Lavoro, l’Ente regionale di monitoraggio del mondo del lavoro, ha pubblicato nei giorni scorsi i dati del mercato del lavoro in Veneto del 1° trimestre 2022. Nella nostra Regione, il saldo tra assunzioni e cessazioni nel primo trimestre del 2022 è pari a +23.600 unità, ampiamente migliore sia rispetto al dato del 2021 (+12.600), trimestre in cui economia e mercato del lavoro si avviavano verso una ripresa ancora esitante tra lockdown e riaperture, sia rispetto al 2020 (+1.100), caratterizzato dal crollo causato a marzo dall’emergenza sanitaria.
Il volume trimestrale di assunzioni, che un anno fa risultava in calo rispetto agli anni precedenti, risulta ora in crescita del +45% sull’anno precedente e del +21% sul periodo gennaio-marzo del 2020. Le assunzioni a tempo indeterminato nel trimestre segnano il +52% sul 2021, quelle a tempo determinato +43%, in apprendistato +41%.
Guardando all’andamento del mercato del lavoro a livello territoriale risulta che il bilancio occupazionale positivo della regione (+23.600 posizioni) è trainato dal risultato della provincia di Verona (+7.800) ed, a seguire, di Venezia (+7.100). I saldi sono positivi e gli andamenti delle assunzioni sono in crescita: oltre a Verona con +39% sul 2021 si osservano nella provincia di Padova +3.700 posizioni (+38% di nuovi contratti), +2.600 a Treviso con una crescita del +29%, +2.100 a Vicenza (+42%).
A livello territoriale l’aumento maggiore si ha proprio nelle province per cui si è osservato il miglior risultato occupazionale del trimestre, col +17% di Venezia e Verona a conferma che la ricerca attiva di lavoro è sostenuta da aspettative e percezioni di fiducia riguardo al contesto territoriale. Le altre province segnano una crescita che va dal +11% di Padova al +9% di Rovigo, +4% di Treviso e una situazione di stabilità, con +1%, in provincia di Vicenza, unica riduzione (-11%) in provincia di Belluno.

Marco Vantini