Musica è…Sweet home Valpolicella Corte Bravi e un vino che richiama convivialità e rock country, un vino per tutti i giorni

Sweet Home Alabama… o Sweet Home Valpolicella? “Ogni vino ha il suo carattere e la sua musica”, ad affermarlo è Andrea Brunelli, vignaiolo e fondatore di Corte Bravi, un’azienda vitivinicola, o, come piace dire ad Andrea, una startup in Valpolicella, nata per “raccontare” la sincerità di lavorazione un vino, realizzandolo con cura, impegno e uva, senza chiedere nulla di più di quel che le viti donano spontaneamente. La nascita in inverno, il pianto della vigna, la selezione dei germogli, la difesa e la biodiversità in vigneto, l’arrivo dell’estate, e poi la vendemmia, prima di giungere in cantina.
Quando è nata Corte Bravi e per iniziativa di chi?
Corte Bravi nasce nel 2011 da una mia idea e di mio fratello Ivano. Mi piace appunto definirci una start up in Valpolicella rispetto alla storia del nostro territorio. Nostro padre ha acquistato i terreni nel 1990 a da lì abbiamo iniziato a coltivare le viti con la passione che ci contraddistingue, nel rispetto del territorio che ci circonda, restaurando le marogne presenti e preservando gli antichi olivi già presenti.
E il biologico? Come si colloca?
Nel 2015 abbiamo deciso di intraprendere il percorso di certificazione biologica. Ci siamo resi conto che le nostre famiglie, i nostri figli sarebbero cresciuti tra i vigneti che coltiviamo e questo ci ha dato ancora più stimolo ed entusiasmo nel salvaguardare la nostra terra e questo è stato solo l’inizio. La nostra sfida è stata ed è di produrre tutti i nostri vini dalle uve che coltiviamo, rispettando gli equilibri del vigneto, senza chiedere nulla di più di quel che le viti ci danno, senza forzare le piante.
Cosa è possibile trovare nei vostri vini?
Sincerità e la semplice espressione del nostro territorio.
Quali sono gli elementi che vi contraddistinguono?
Il rispetto della campagna, dei suoi equilibri ed elementi, del vino e delle sue caratteristiche. Per questo dedichiamo a loro tutto il tempo di cui hanno bisogno.
Cosa vi augurate per il futuro della vostra attività?
Non si è mai finito di imparare, quindi c’è sempre qualcosa da scoprire e capire. In campagna mi piacerebbe lavorare sempre più in biodinamica, in cantina e nel confezionamento dei vini limitare sempre più l’impatto sull’ambiente: bottiglie leggere, utilizzo di carta riciclata etc.
Tre parole per descrivere la filosofia dell’azienda
La nostra passione, le nostre mani l’uva e nient’altro.
Qual è il vino maggiormente rappresentativo della vostra azienda?
Il Valpolicella Classico. Ogni vino ha il suo carattere e la sua musica e lui è “Sweet Home Alabama” dei Lynyrd Skynyrd, un rock country che chiama la convivialità, lo stare assieme, il vino per tutti i giorni. Semplice e sincero, fatto solo dalle nostre uve autoctone che ricorda i frutti rossi la ciliegia e le fragoline di bosco, sapido e croccante in bocca.

Stefania Tessari