Non facciamo le bestie! Chi abbandona e maltratta gli animali è un criminale Giro di vite contro chi li chiude sul balcone e li costringe a vivere in spazi angusti. Dal comune multe fino a 500 euro. Nei centri mancano volontari

La grandezza e il progresso morale di una nazione, diceva Gandhi, si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. In Italia ci sono più di 30 milioni di animali d’affezione, praticamente il 50% delle famiglie ne possiede uno. In cima alla classifica ci sono gli uccellini, seguiti da gatti e cani. Quest’ultimi sono 7 milioni e sono più soggetti a maltrattamenti. Viviamo in una nazione tutto sommato civile, almeno da questo punto di vista. E Verona, a detta degli esperti, è una piccola oasi felice. E però anche dalle nostre parti c’è chi, spregevole, prova gusto a far soffrire le bestiole a quattro zampe. E così Palazzo Barbieri, iniziativa lodevole, ha messo in campo una task force per evitare che qualche padrone-bestia ad esempio chiuda il proprio cane sul balcone lasciandolo lì giorno e notte a piangere e a chiedersi cos’abbia fatto di male per essere stato adottato da una persona tanto malvagia. C’è grande attenzione pure per evitare che gli animali domestici siano costretti a vivere in spazi angusti, soprattutto nei casolari più isolati di campagna. Le guardie eco-zoofile si stanno dando un gran da fare per scoprire casi di questo tipo, che a quanto pare sono in aumento. I numeri dicono che dallo scorso autunno a oggi sono stati cinque i casi di maltrattamento scoperti, ma è del tutto evidente che è impossibile verificare casa per casa e battere a tappeto l’intera provincia e dunque è scontato che gli episodi siano ben più numerosi. Le guardie fanno ciò che possono e intervengono su segnalazione dei vicini di casa che sentono guaire i poveri animali. Ecco che non possiamo che essere d’accordo con l’iniziativa del consigliere comunale della Lega Laura Bocchi di implementare il codice per la tutela degli animali domestici. A oggi le multe per i trasgressori arrivano fino a 500 euro e in caso di evidente stato di sofferenza dell’animale sono previste denunce penali. Troppa bassa la sanzione: speriamo che venga adeguata alla crudeltà di certe persone. Le segnalazioni, che vengono successivamente trasmesse alle guardie eco-zoofile, possono essere inviate all’ufficio comunale per la tutela degli animali attraverso il servizio di SOS che il cittadino può attivare scrivendo alla mail animali@comune.verona.it. Va inoltre evidenziato che al rifugio del cane e del gatto comunale, alla Bassona, sono attualmente ospitati 170 cani e 89 gatti, cuccioli compresi. I responsabili del centro svolgono un lavoro encomiabile, ma i volontari sono troppo pochi, soprattutto quelli che seguono i gatti: «Dovreb­bero essere più del doppio» spiegano i responsabili del centro. Chi può dia una mano.