Oggi è colpa del pipistrello. Nell’Iliade i muli e i cani Da sempre gli animali all’origine delle terribili infezioni

2 – L’origine è animale: dai muli ai pipistrelli
Da un lato la causa prima delle epidemie veniva considerata l’ira divina. Dall’altro, evidenziano gli esperti, «l’umanità fin dalle origini ha cercato di comprendere e arginare questi fenomeni. Nell’Iliade, la prima grande opera letteraria della civiltà europea, c’è già in forma rudimentale il concetto di zoonosi, cioè di come la malattia possa passare con un salto di specie da una forma primariamente animale all’uomo. Come per il nuovo coronavirus si sospetta il pipistrello, così Omero dice che in prima battuta nel campo acheo erano stati colpiti dal morbo i muli e i cani”

Nel primo libro di Samuele della Bibbia, invece, si racconta come i filistei, colpiti dalla vendetta divina per aver rubato l’Arca dell’alleanza, per espiare la loro colpa ricorrano a “cinque bubboni d’oro e cinque topi d’oro” come ex voto da dare in omaggio al Dio d’Israele. A prescindere dalla possibile esistenza della peste bubbonica già nel XII secolo a.C., fa riflettere la continua presenza degli animali».

Coronavirus ed epidemie del passato: il concetto di immunità
Il salto di qualità avviene con Tucidide. Trattando della peste di Atene del 430 a.C. ne La guerra del Peloponneso, «fa un’eccellente e obiettiva descrizione dei sintomi», prosegue Galassi. «Notando anche che le persone che erano guarite dalla malattia non la contraevano più o, al massimo, in forma lieve. In pratica, aveva dato una prima definizione del concetto d’immunità».
A risolvere il problema del contagio in un quadro naturale sarà nel ’500 il veneto Girolamo Fracastoro. Lo spiegherà come una «infectio» che passa da un soggetto a un altro e il cui principio è da individuare nei «seminaria contagionis», piccoli semi. «Oggi diremmo microbi», chiosa il paleopatologo.

3 – Strategie di prevenzione
Anche in termini di prevenzione dell’espansione del contagio si vedono le prime avvisaglie nell’Iliade. «Con pire che bruciavano in continuazione», racconta Galassi. «Era stato ideato un meccanismo di cremazione seriale dei cadaveri su cataste di legno. Ma l’unica forma di prevenzione efficace al 100% è la quarantena». L’isolamento dei nostri giorni.

Grande reportage. Tutte le epidemie

E’ iniziato ieri un lungo viaggio alla riscoperta delle grandi epidemie che da sempre hanno funestato la storia dell’uomo. Con una serie di inchieste, realizzate dalla nostra redazione passeremo in rassegna ogni tipo di epidemia, partendo dall’antichità e arrivando poi ai giorni nostri, fino al trfemendo impatto col Covid 19.Dapprima, in questi giorni, un’analisi attenta sulle cause delle varie epidemie e su quali reazioni hanno procurato nel tempo. Fino a farle considerare “punizioni divine”, ad esempio.
La settimana prossima, a partire da lunedì, parleremo invece in maniera specifica della singole epidemie, partendo dai tempi di Giustiniano, passando per la peste manzoniana, soffermandoci su spagnola e asiatica per toccare poi la Sars e le ultime epidemie prima del coronavirus.