Padovani-Testa: sfida sullo stipendio Di mezzo l’indennità alla quale in un primo momento aveva parzialmente rinunciato

Botta e risposta a distanza tra il deputato di Fratelli d’Italia ed ex assessore Marco Padovani e il presidente di Agsm-Aim Federico Testa sulla questione della “precarietà economica” di quest’ultimo.
“Il presidente Testa – dice Padovani – si lamenta della sua situazione economica, e ciò mi dispiace molto ma non dimentichiamo che la politica non si fa per vivere e mantenere una famiglia, ma bensì per passione e senso civico”. L’esponente meloniano continua poi facendo riferimento alla dichiarazione: “Se il problema è di tipo monetario, può tranquillamente riprendersi il suo posto di lavoro e dimettersi da presidente di Agsma-Aim, così avrebbe la stabilità economica che tanto desidera. I veronesi hanno bisogno di uomini e donne forti al potere, che non si lamentino con la stampa per i problemi personali o, per non dire altro, dei problemi di natura economica, quando sappiamo tutti lo stato di crisi che stanno affrontando migliaia di famiglie italiane e veronesi”.
E chiude poi con una riflessione: “Caro collega, non dimentichiamo mai che noi siamo dei fortunati a poterci occupare di politica. Possiamo dedicarci a tempo pieno alla nostra passione. Lamentarsi dei piccoli capricci personali, non è rispettoso nei confronti di quei veronesi che non riescono a pagare le bollette e arrivare alla fine del mese”.
La replica di Testa non si è fatta attendere.
“’Ringrazio’ l’onorevole Padovani che si ‘preoccupa’ per me – dice – e vorrei tranquillizzarlo. Come ho dichiarato ieri, quando sono stato nominato in AgsmAim a dicembre (non in campagna elettorale…) , vista la situazione di assoluta emergenza sul fronte bollette, ho volontariamente rinunciato al 50% della mia indennità a favore di chi faceva fatica a pagare, e questo è regolarmente avvenuto (ci sono i cedolini che lo provano, naturalmente. E pensare che qualcuno mi aveva ‘avvisato’ che probabilmente la cosa sarebbe stata strumentalizzata…). Nel frattempo l’emergenza si è un po’ ridimensionata, la mia università ( a mio parere sbagliando) mi ha messo in aspettativa senza assegni, in questi mesi ho dovuto rivolgermi ad un certo numero di legali (a titolo personale, non a carico dell’azienda) visto i contenziosi che ho trovato in azienda in ragione di quanto accaduto in precedenza (che l’onorevole Padovani certo ben conosce). Ho quindi ritenuto di poter tornare a percepire l’indennità integrale per queste ragioni. Così come avevo comunicato la prima scelta a dicembre, mi è parso corretto comunicare anche la seconda di oggi, per una evidente ragione di trasparenza. Tutto qui. Ancora ‘grazie’ all’ onorevole Padovani per essersi preoccupato per me”.