Pandemia globale, ci si salva solo insieme. Progettomondo.mlal in Burkina Faso La storica ONG veronese allunga la mano alle realtà più fragili. Fare il possibile per il virus

“Nessuno è salvo finché tutti sono salvi”. Lo dichiara Michal Ryan, direttore esecutivo del programma di emergenza sanitaria dell’Oms, spronando il nord del mondo a muoversi per il sud del mondo.
Anche, e soprattutto, in questa pandemia che non sta risparmiando nessuno, la storica Ong veronese Progettomondo.mlal non può che allungare la mano alle realtà più fragili, a quelle comunità che devono scegliere se rischiare di perdere la vita a causa del virus o morire comunque, ma di fame.
Da qui l’immediata risposta alla chiamata del Ministero della Salute del Burkina Faso che, alla luce dello stretto rapporto di collaborazione che si è creato con l’Ong, presente sul territorio ormai dal 2003, ha chiesto aiuto per far fronte all’emergenza.
“L’Italia è messa a dura prova dalla pandemia e il nostro sistema sanitario è sottoposto a uno sforzo senza precedenti”, dice consapevole il presidente di Progettomondo.mlal, Mario Mancini. “Sappiamo però che molti Paesi non sono altrettanto attrezzati, e che la diffusione del virus nei contesti fragili potrebbe avere conseguenze catastrofiche per tutti. La stessa diffusione mondiale del virus, che colpisce ogni categoria sociale, ci sprona a riflettere su come, in un mondo globalizzato, siamo tutti strettamente interconnessi”.
L’appello è di aderire quindi alla raccolta fondi per garantire kit di prevenzione alla popolazione o agli operatori sanitari, fino al trattamento in terapia intensiva.
È possibile donare tramite il sito www.progettomondomlal.org o con un bonifico bancario a Banca Popolare Etica: IBAN IT 47 E 05018 12101 000015113202.
Il primo caso di Covid-19 in Burkina Faso è stato registrato il 9 marzo. A oggi si contano più di 600 contagi e 40 decessi. Il tasso di mortalità è del 6,3%, quindi molto maggiore rispetto a quello medio in Italia.
“Il principale obiettivo è fare il possibile perché il virus non si diffonda fra le comunità rurali, condannandole al peggio, per questo le principali città sono state messe in quarantena”, evidenzia Tounaba Belem, responsabile degli interventi medici e sanitari nel Paese per conto di Progettomondo.mlal. “In Burkina il sistema sanitario è fragile, gli ospedali hanno dotazioni scarse e gli strumenti di rianimazione sono insufficienti e inadeguati. Gran parte della popolazione ha un accesso limitato all’acqua potabile. Mancano i servizi e le latrine, ci sono scarse conoscenze sulle norme igieniche”, gli fa eco la responsabile Paese, Marianna Mormile, che ha appena effettuato una prima consegna di materiale al Ministro della Salute.