Per il futuro della dialisi c’è agitazione A Caprino organizzato un incontro con i primi cittadini del territorio per salvare il reparto

Le rassicurazioni arrivate circa la volontà, da parte dell’Ulss9, di tenere in vita il reparto di dialisi del Centro Polifunzionale di Caprino Veronese non sono state sufficienti per placare gli animi.
Troppo grande è infatti il timore che il servizio, a più riprese definito importantissimo per tutto il territorio, venga spostato per permettere i lavori di ristrutturazione e poi, di fatto, eliminato. “Stiamo vivendo come comunità un momento molto delicato”, dice il Sindaco Paola Arduini. “Le persone hanno paura che la dialisi chiuda e che si venga a creare un vuoto di assistenza difficile da colmare. Purtroppo la generica volontà di mantenere il reparto in vita non ha sortito l’effetto di rassicurare. I cittadini hanno bisogno di risposte e come Sindaco il mio dovere è quello di fornirne loro”.
Per questo la chiamata a raccolta dei primi cittadini del territorio.
“Ho parlato con i miei colleghi Sindaci -spiega Arduini- e nei prossimi giorni ci sarà un incontro nel quale decideremo insieme come procedere”. Un incontro che precederà di poco l’assemblea pubblica che la stessa Arduini aveva preannunciato nel mese di novembre per coinvolgere la cittadinanza circa l’andamento dei lavori e il futuro del reparto.
Nel frattempo, sul “piede di guerra” è il Comitato che si è costituito in difesa della dialisi del Centro Polifunzionale montebaldino. La raccolta firme sta proseguendo e i risultati sono oltre le aspettative.
“Nei prossimi giorni dovremmo ricevere i primi dati provvisori in termini numerici”, spiega il coordinatore del Comitato Pietro Zanchi. “Quello che è certo è che la partecipazione dei cittadini è oltre le aspettative”.
“La raccolta -prosegue Zanchi- non sarà sospesa ma ampliata a tutti i Comuni del Baldo Garda ove non ancora capillare. Si intenderà conclusa solo quando quanto promesso sarà effettivo”.