“Per questo non dobbiamo avere fretta”. Il parere di un esperto, il prof. Andreoni

Misure cautelari di routine: così la farmaceutica svedese-britannica AstraZeneca ha definito lo stop temporaneo alla sperimentazione sul vaccino che elabora assieme all’università di Oxford. La decisione è stata presa in seguito alla reazione avversa manifestatasi in una delle persone coinvolte nei test in Gran Bretagna.
Il professor Massimo Andreoni (nella foto) direttore dell’unità malattia infettive al Policlinico Tor Vergata: “Quello che è successo a AstraZeneca, cioé la segnalazione di un caso di mielite trasversa, e quindi di un effetto – se correlato al vaccino, adesso si dovrà vedere, ma che potrebbe essere serio – è proprio quello che serve alla ricerca. E’ la polemica che alcuni ricercatori a cui mi sento vicino hanno fatto in questi giorni dicendo che una eccessiva accelerazione nella registrazione dei vaccini è pericolosa. Dobbiamo comunque avere una sufficiente sperimentazione prima di poterli usare nella pratica clinica. Per questo la fretta eccessiva può essere dannosa, dobbiamo essere certi dell’efficacia”.